martedì 13 gennaio 2009

LIBERO - 13/01/09 - IL NORD NON CI STA: "VOGLIAMO I DANNI".

di Matteo Pandini

Milano. Sfumato l’accordo con Lufthansa, Bossi, Moratti e Formigoni chiedono un miliardo e la liberalizzazione della Milano-Roma. Fermi tutti! grida di buonora, prima dell’accordo tra nuova Alitalia e AirFrance. «Lotterò fino in fondo» giura poco dopo, quando le nozze con Parigi sono cosa fatta e lei ribadisce che non farà sconti, visto che ha già trascinato in tribunale la vecchia compagnia di bandiera per ottenere i danni. E che danni: un miliardo e 250 milioni di euro. Letizia Moratti alza la voce e medita vendetta. Gli altri, quelli che come lei tifano Malpensa, rilanciano e sognano di sfilare il monopolio della Milano-Roma alla nuova Alitalia. Magari aprendo a Lufthansa. Liverani FRONTE PADANO Il leader della Lega Umberto Bossi e il sindaco di Milano Letizia Moratti. Pochi giorni fa la Moratti era andata nella sede padana di via Bellerio per mettere a punto le strategie per difendere Malpensa. Berlusconi non aveva gradito. Il sindaco di Milano è una furia. E pazienza se tutto questo suo strillare per difendere lo scalo varesino è «curioso», come dice il ministro di An Altero Matteoli. Lei si sente tradita. Prima la fanno arrabbiare per l’Expo, tanto da farla sbottare: «Tremonti lo sottovaluta». Poi, addirittura, snobbano il suo consiglio. E i vertici della uova Alitalia non aspettano l’eventuale offerta di Lufthansa, quella che avrebbe potuto trappare la compagnia ai francesi filo-Fiumicino. LA SUPPLICA Ieri il sindaco è stato il portavoce del fronte del Nord. Ha polemizzato piùdi tutti. Più del governatore lombardo Roberto Formigoni. Più dei leghisti. «C’è una proposta di Lufthansa, mi auguro che Cai aspetti» supplica nel primo mattino. Aggiunge: «Mi auguro che il cda di Cai non sancisca una partnership internazionale senza avere prima esaminato altre proposte». Ricorda: «Berlusconi due giorni fa ha detto che avrebbe chiesto a Cai di aspettare l’offerta di Lufthansa». Insiste: «Voglio pensare che il cda di Cai non si prenda la responsabilità di proseguire nei suoi passi visto che dal governo ha avuto forti facilitazioni e quindi non può non fare l’interesse del Paese». Niente da fare. Le speranze di Milano si sbriciolano con l’annuncio delle nozze con AirFrance. A Roma brindano, a Palazzo Marino la temperatura si alza. E il centrosinistra sparge sale sulla ferita. Sentite Enrico Farinone del Pd: «Moratti e Formigoni si rivolgano al premier, che è anche il capo del loro partito, altrimenti sono patetici. Malpensa nei fatti è stata lasciata a se stessa». Il sindaco non ci sta. Giura: «Lotterò fino in fondo». C’è da crederle: Sea, la società che gestisce gli scali diMalpensaeLinate ed è in mano al Comune, non ritirerà la causa che ha fatto ad Alitalia. A Milano si sentono danneggiati dalle scelte della compagnia di bandiera. E chiedono di essere risarciti. Giuseppe Bonomi, presidente della società, interviene a Telelombardia: «Ora per Cai è venuto il momento della vera concorrenza e il governo del nostro Paese deve garantirla, devono sparire i privilegi». Ogni riferimento al monopolio della Roma-Milano non sembra puramente casuale. A proposito del matrimonio con i francesi, Bonomi allarga le braccia: «Questa fretta davvero non la capisco». Oggi l’affaire Malpensa sarà il piatto forte del dibattito in consiglio regionale, mentreil Pdmilanese alza i toni e chiede alla Moratti di manifestare insieme per difendere lo scalo. PAROLA DI FORMIGONI «Dal 2011 e 2012 Malpensa tornerà a crescere» prevede il governatore Roberto Formigoni. E il suo assessore alle infrastrutture, Raffaele Cattaneo, aggiunge:«Sosterremo l’effettiva e piena applicazione della liberalizzazione del mercato nazionale e ci prepareremo al piano B, ovvero la difesa di Malpensa senza Alitalia». Roberto Cota, Lega, fa notare: «Siamo molto perplessi perché abbiamo avuto da Cai segnali non incoraggianti per il mantenimento delle rotte su Malpensa». Aggiunge il deputato lumbard Giacomo Stucchi: «In bocca al lupo alla nuova Alitalia, ma secondo noi ha fatto una scelta sbagliata». Evaporato il matrimonio con Lufthansa, il fronte del Nord confida sulle liberalizzazioni delle rotte. Un risultato che, per il Carroccio, potrebbe essere sufficiente per cantare vittoria. In casa Lega confidano che Berlino decida di investire massicciamente su Linate e sullo scalo varesino. E faranno di tutto per aiutare i tedeschi a mettere le mani sulla Milano-Roma. Oggi Umberto Bossi sarà in riva al Tevere: dopo aver lasciato la scena a Letizia Moratti, potrebbe tornare a essere la voce più aggressiva del fronte del Nord.

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