martedì 15 gennaio 2013

POL - 15/01/13 - ELEZIONI, STUCCHI: "LEGA HA SEMPRE CAPITO CHI FOSSE DAVVERO MONTI"

"Certe giravolte politiche romane fanno veramente a pugni con le intelligenze degli elettori. Come quelle del premier uscente, e siamo certi mai più rientrante, Mario Monti che dopo aver tartassato per più di un anno i cittadini adesso si scopre essere contro quelle tasse che lui stesso ha introdotto. Negare di avere voluto una politica di inasprimento della pressione fiscale come sta tentando di fare il presidente del Consiglio nelle sue apparizioni in tv, attribuendo anche la colpa di queste imposte al governo che lo ha preceduto, è un palese tentativo di imbrogliare le carte che siamo certi i cittadini capiranno benissimo. Anzi, per essere più chiari, siamo certi che lo abbiano già capito! E la Lega Nord, in particolare, ha sempre capito chi fosse davvero Mario Monti". Lo dichiara in una nota il vice segretario federale e deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi.

domenica 13 gennaio 2013

IL SOLE 24 ORE - 13/01/13 - AL VIMINALE 215 SIMBOLI. LA LEGA PRESENTA 3 ESPOSTI. ECCO I CONTRASSEGNI CONTESI

Sono stati depositati complessivamente 215 simboli al Viminale, il 15% in più rispetto al 2008. L'ultimo è dell'Unione popolarè. Il primo depositato la mattina di venerdì scorso era stato quello del Movimento associativo Italiani all'estero con Merlo (Maie). Alle politiche del 2008 i simboli presentati erano stati 181, 153 quelli ammessi.
La Lega presenta 3 esposti
Intanto la Lega nord ha presentato tre esposti per il ritiro di tre simboli che ritiene lesivi del proprio originale: si tratta del simbolo 'Lega veneta repubblica' con il numero 16 in bacheca che la Lega nord sostiene in base all'articolo 4 del suo statuto fare parte del patrimonio dei simboli del partito. Gli altri due simboli sono 'Lega padana' (numero 84) e 'Prima il nord' (numero 188) che è il nome di un'associazione della Lega nord. «Abbiamo allegato agli atti - ha detto Giacomo Stucchi, che ha materialmente presentato gli esposti all'ufficio elettorale del Viminale - la richiesta».
I partiti della coalizione di centrosinistra, con Pier Luigi Bersani a capo della 'squadra', sono 7. Oltre al Pd, in coalizione figurano Sel di Nichi Vendola, il Centro democratico di Bruno Tabacci e Massimo Donadi, il Psi, 'Il Megafono' lista Crocetta (che si presenta per il Senato in Sicilia), i Moderati di Portas e il Sud Tiroler Volkpartei con la stella alpina. Per il centro capitanato da Mario Monti, al Senato c'e' la lista Monti per l'Italia, mentre alla Camera alla lista Scelta civica si affiancano Fli e Udc. Più variegata la 'squadra' del centrodestra, con Silvio Berlusconi capo della coalizione, nove partiti schierati per Montecitorio e 14 per il Senato. Alla Camera al Pdl si affiancano Lega Nord, Grande Sud con Mpa, Fratelli d'Italia, il partito dei pensionati, Intesa Popolare, la destra di Storace, Liberi da Equitalia, Mir; al Senato, invece, corrono il Pdl, la Lega Nord, Grande Sud, Fratelli d'Italia, il partito dei Pensionati, Popolari Italia Domani, la Destra di Storace, Basta tasse, Intesa popolare, Liberi da Equitalia, Lista del popolo, Mir, Mpa, Rinascimento italiano.
Non sono stati presentati i simboli di An e Forza Italia
I partiti maggiori di solito presentano cautelativamente i loro vecchi simboli, senza poi utilizzarli. Al Viminale, infatti, sono stati depositati simboli di Ds, Udeur, Prc, Pdci, Pri, Dc, Verdi, Psdi, Pli, Msi-Dn e Api, mentre Forza Italia e Alleanza Nazionale non hanno presentato alcun contrassegno.
Simboli contesi, la storia si ripete
La guerra dei contrassegni è iniziata già nella prima giornata di deposito al Viminale. Beppe Grillo, Antonio Ingroia, Mario Monti hanno visto "clonare" i simboli. Contestazioni sul nome del movimento anche per il trio Meloni-Crosetto-La Russa. In coda al Viminale da giorni i presunti "usurpatori" hanno velocemente depositato simboli che sono in realtà cloni di partiti e movimenti ben più noti. Liste civette destinate, in genere, a essere cancellate dai ricorsi.

 

giovedì 3 gennaio 2013

TGCOM - 03/12/13 - DA CAMUSSO A BERLUSCONI, TUTTI CONTRO MONTI

Anche la Lega contro il premier: "Non convincerà"

A contestare il premier è anche il vicesegretario federale e deputato della Lega Nord, Giacomo Stucchi, che dice: "Il governo Monti ha procurato solo danni e nonostante la sua natura 'tecnica' è ancora saldamente nella stanza dei bottoni da dove manovra per condurre una campagna elettorale mistificatoria. Il tentativo del premier di attribuirsi meriti che non ha e di negare responsabilità storiche e recenti non riuscirà, perché i cittadini hanno già visto il Professore all'opera e non vedono l'ora che esca di scena".