martedì 18 giugno 2013

F! FORMICHE - 19/06/13 - ECCO IL NUOVO SITO WEB DEI SERVIZI SEGRETI

La nuova veste dell'intelligence italiana è stata articolata dall'ambasciatore Giampiero Massolo, da circa dodici mesi responsabile del Dipartimento di informazione e sicurezza, che ha spiegato come "Servizi segreti e comunicazione non siano antitetici, ma spronano lo Stato e i cittadini a dare il meglio e a collaborare nel rispetto reciproco dei propri ruoli".In un Paese dove il rapporto con lo Stato è vissuto spesso in modo conflittuale, il nuovo corso intrapreso verso i cittadini dai Servizi italiani assume un duplice significato: di trasparenza e collaborazione. Nel solco di quella che si preannuncia come una “rivoluzione culturale” è nato il nuovo sito web del Comparto di intelligence, a disposizione degli utenti per contattare il centro nevralgico delle Informazioni per la sicurezza.Rinnovato nella grafica e nello stile, il sito presentato ieri nella Sala Polifunzionale della presidenza del Consiglio intende essere un ponte tra i cittadini e il mondo di chi tutela in modo invisibile ma costante la loro sicurezza. Un mondo “considerato spesso opaco”, forse proprio a causa delle “scarse informazioni a cui accedere” ha sottolineato il sottosegretario alla Difesa, Marco Minniti, che ha ringraziato i suoi predecessori per il lavoro e rivendicato l’impegno per avvicinare i giovani a istituzioni “che si rinnovano per essergli maggiormente vicini”, anche grazie a una nuova campagna di reclutamento e di informazione negli atenei italiani con la prospettiva di attrarre “le energie migliori”. Tra le autorità presenti all’evento, in prima fila Gianni De Gennaro e Gianni Letta, ex Autorità delegate per la sicurezza, il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, e il vice presidente dello stesso Comitato, Giuseppe Esposito. La nuova veste dell’intelligence italiana è stata articolata dall’ambasciatore Giampiero Massolo, da circa dodici mesi responsabile del Dipartimento di informazione e sicurezza, che ha spiegato come “Servizi segreti e comunicazione non siano antitetici, ma spronano lo Stato e i cittadini a dare il meglio e a collaborare nel rispetto reciproco dei propri ruoli”. Si sentiva le necessità, ha rimarcato Massolo, “di Agorà della sicurezza, un luogo di confronto con la società civile”. Chiudendo l’incontro e parlando del futuro dell’intelligence, il sottosegretario Minniti, ha ricordato come siano tante “le nuove sfide che attendono i Servizi italiani: dalla cybersicurezza, all’intelligence economica, passando per l’antiterrorismo e la sicurezza interna nella sua interezza”. “Nell’intelligence – ha ribadito – tu conti per quello che sai, e nessuno ti regala nulla. Con le nuove norme abbiamo rafforzato le Agenzie, Aise e Aisi, sotto il coordinamento del Dis. Non a caso l’incipit del sito recita: “L’Italia è il tuo paese”. È il nostro paese – ha detto – e va difeso da tutte le minacce alla sua crescita”. Parlando della centralità della cybersecurity e della difesa degli interessi nazionali, anche industriali, il sottosegretario ha spiegato che “solo nel 2012 i reati informatici sono stati 556 milioni, mettendo a segno un +42% e provocando danni per 110 miliardi di dollari”. Nei giorni caldi dello scandalo americano sullo spionaggio di Prism, Minniti ha poi voluto sottolineare come “sicurezza e libertà non siano concetti contrastanti, ma vadano difesi mantenendo un giusto equilibrio, dal momento che non c’è sicurezza se si rompono i principi delle libertà individuali; libertà che è impossibile difendere in modo adeguato senza una cultura della sicurezza che trovi le sue fondamenta non solo nella collaborazione tra cittadini e Stato, ma nel necessario contrappeso tra Servizi e controllo del Parlamento”.

giovedì 6 giugno 2013

IL SOLE 24 ORE - 06/06/13 - Commissioni, al leghista Stucchi la presidenza del Copasir


Commissioni, al leghista Stucchi la presidenza del CopasirCommissioni, al leghista Stucchi la presidenza del CopasirCommissioni, al leghista Stucchi la presidenza del CopasirCommissioni, al leghista Stucchi la presidenza del CopasirCommissioni, al leghista Stucchi la presidenza del CopasirCommissioni, al leghista Stucchi la presidenza del Copasir
Sulle commissioni parlamentari si chiude la partita tra le forze politiche, con la definizione degli ultimi tre tasselli. Il senatore leghista Giacomo Stucchi è stato eletto presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza, alla conclusione della prima seduta del comitato. Il deputato di M5s Roberto Fico, invece, diventa ora presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai. Infine, il nuovo presidente della giunta per le elezioni e le immunità è Dario Stefano del Sel.
Un leghista al vertice del Copasir
Stucchi ha ottenuto sei voti. Contrari i tre esponenti del Movimento 5 Stelle, che sostenevano la candidatura dell'ex capogruppo Vito Crimi e il rappresentante di Sel, Claudio Fava, che era stato candidato dal suo partito alla stessa carica. Vice presidente è il senatore Giuseppe Esposito (Pdl), mentre segretario è Felice Casson (Pd).

CORRIERE DELLA SERA - 06/06/13 - Fico (M5S) presidente della vigilanza Rai Stucchi (Lega) eletto al Copasir

L'esponente 5stelle eletto con 29 voti. Il senatore leghista eletto dal comitato parlamentare sui servizi riunito a San Macuto

il voto
Fico (M5S) presidente della vigilanza Rai
Stucchi (Lega) eletto al Copasir
L'esponente 5stelle eletto con 29 voti. Il senatore leghista eletto dal comitato parlamentare sui servizi riunito a San Macuto
(LaPresse)
Il senatore leghista Giacomo Stucchi è stato eletto presidente del Comitato di controllo dei servizi di informazione (Copasir) nel corso della riunione dell'organismo appositamente costituitosi giovedì. Stucchi ha ottenuto sei voti mentre con tre voti Giuseppe Esposito (Pdl) è risultato eletto vicepresidente e Felice Casson (Pd) è stato eletto segretario con un voto.«SARO' IMPARZIALE» - «Sarò imparziale perchè ritengo di dover garantire le posizioni di tutti. Credo che le polemiche saranno superate dal mio discorso di insediamento nel quale ho chiesto a tutti massima collaborazione e assicurato una gestione condivisa», ha detto il neopresidente del Copasir Giacomo Stucchi a Palazzo San Macuto. «Con l'accordo raggiunto si è scelta una figura collaudata, esperta della vita parlamentare e del settore», ha aggiunto . «Non sono più vicesegretario della Lega e questa penso sia una garanzia per il mio operato. Ho rimosso questo aspetto prima di essere eletto». Stucchi ha inoltre riferito che il Comitato si riunirà martedì prossimo per «decidere congiuntamente il programma dei lavori». «Saranno assegnati tre documenti - ha proseguito - ai relatori. Uno riguarderà l'attività svolta fino allo scorso dicembre, un altro le questioni economiche sul funzionamento del comitato ed un terzo avrà valenza esterna. Per prassi dei primi due documenti, uno va alla maggioranza ed uno all'opposizione». Stucchi ha inoltre precisato di essere stato eletto con sei voti, mentre tre sono andati a Vito Crimi ed uno a Claudio Fava.
FICO ALLA COMMISSIONE VIGILANZA RAI - «Spero che in questa legislatura faremo un ottimo lavoro e, senza nasconderci, e in tutta trasparenza, spero che il faro della commissione sia cercare di far distaccare la politica dall'informazione e dalla tv di stato che è di tutti i cittadini». Così il neo presidente della commissione di vigilanza Roberto Fico, eletto presidente della Commissione vigilanza Rai. Fico ha ottenuto 29 voti, una preferenza è andata ad Augusto Minzolini (Pdl), un voto a Mariastella Gelmini (Pdl) e una preferenza a Paola De Micheli (Pd). I presenti sono stati 37, tutti votanti. Le schede bianche sono state 5. Per essere eletto presidente, alla luce dei presenti al voto, erano necessari 24 voti. Con 29 voti, il «grillino» Roberto Fico è stato eletto presidente della commissione di Vigilanza Rai. Le schede bianche sono state 5: un voto è stato dato a Augusto Minzolini, uno a Mariastella Gelmini e uno alla Pd Paola De Micheli.

REPUBBLICA.IT - 06/06/13 - STUCCHI AL COPASIR. NIENTE POLEMICHE MI ASPETTO COLLABORAZIONE DI TUTTI

http://video.repubblica.it/politica/stucchi-al-copasir-niente-polemiche-mi-aspetto-collaborazione-di-tutti/130894/129400

lunedì 3 giugno 2013

FORMICHE.NET - SIGNORI L'ECONOMIA NON RIPARTE CON IL PRESIDENZIALISMO

Giacomo Stucchi, in una conversazione con Formiche.net, critica il dibattito sulle riforme istituzionali, indica le vere priorità per l'Italia e sulla Lega di Maroni e sul Copasir dice che...
Non confondiamo la scala di priorità e le emergenze, ammonisce il deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi che, in una conversazione con Formiche.net, sferza il governo su Imu e costo del lavoro. E per risparmiare, punta sui costi standard della sanità, adducendo (con somma sorpresa) un esempio di regione virtuosa anche nel Mezzogiorno …
Enrico Letta ha annunciato: “Mai più un capo dello Stato con le vecchie regole”. Il presidenzialismo è la priorità per il Paese?
Assolutamente no, in questo momento le emergenze da affrontare sono da identificare nell’occupazione e nella gestione della crisi economica. Circa le riforme penso alla modernizzazione delle istituzioni che passa, in primis, dalla fine del bicameralismo perfetto, dal Senato federale, dal dimezzamento dei parlamentari oltre che da una ridistribuzione delle competenze fra governo centrale ed enti locali. Ciò al fine di superare una serie di controversie in sede di Corte Costituzionale.
Secondo Giorgio Napolitano diciotto mesi è il tempo giusto per le riforme: ma su Imu, Iva e Irap vi soddisfano le promesse del governo?
No, per l’Imu non siamo per niente soddisfatti. Siamo per la soppressione sulla prima casa così come era scritto inizialmente nel programma di tre anni fa del governo Berlusconi  Che prevedeva tra l’altro una serie di questioni legate all’imposta applicabile sugli affitti degli appartamenti, che rimaneva a livello locale e che avrebbe quindi consentito di non gravare su seconde case e attività produttive, così come invece sta purtroppo accadendo. Ne chiediamo l’eliminazione senza che si mettano in difficoltà i comuni.
I sindaci devono iniziare a preoccuparsi seriamente?
Proprio in questi giorni ho incontrato alcuni sindaci che mi presentavano il problema di dover procedere all’anticipazione di cassa, il che significa dover corrispondere interessi passivi non indifferenti, dal momento che le banche non regalano nulla: non lo hanno mai fatto nonostante tutti gli aiuti di cui hanno beneficiato.
Il sistema produttivo del Nord est con quale stato d’animo attende l’aumento dell’Iva?
Se si procederà con l’aumento dei prezzi, perché questo è ciò che accadrà con l’1% di incremento dell’Iva, ma senza riuscire a comprendere come questa scelta deprimerà ancora di più la domanda, vorrà dire affossare ulteriormente la capacità di produzione. E quindi lo stesso pil.
Il governo dove potrebbe trovare risorse aggiuntive?
Magari iniziando dai costi standard per la sanità: avremmo subito un risparmio tra i nove e i dodici miliardi. Questo si può fare, visto che regioni virtuose non mancano al nord come al sud, cito la Basilicata accanto a Emilia Romagna e Lombardia.
Secondo Il Sole 24 Ore servono 60 miliardi per salvare l’Italia e compensare le eventuali decisioni su occupazione, Imu e Iva: servirà uno choc all’economia, come chiede Berlusconi?
Occorre una terapia d’urto, nel senso che i disoccupati, oltre ad essere tali, portano con loro giustamente l’esigenza dei sussidi legati alla mobilità. E a prescindere dall’età. Sostengo che spesso sia più in difficoltà il 40enne con due figli a carico, rispetto al 20enne che, anche se disoccupato allo stesso modo, potrà avere comunque un’altra ancora di salvezza all’interno del nucleo familiare.
Cosa propone in concreto?
Piuttosto che avere a casa una persona che devo aiutare con un contributo e gravando sulle casse dello Stato, è meglio che questa persona sia impiegata ma con uno sgravio fiscale, anche completo. Che comunque già solleva il datore di lavoro circa il costo sociale e solleva anche lo Stato che non paga la disoccupazione. In più si avrà una persona occupata: un dato certamente positivo.
In Francia in questi giorni si discute di una possibile riforma dei servizi, dopo i fatti di Parigi: quale lo stato di salute dei nostri servizi, visto che come si dice potrebbe essere uno dei candidati alla guida del Copasir?
Ne sono stato componente ma della candidatura non so nulla, l’ho appreso dai giornali. Abbiamo un nuovo capo della Polizia e mi pare un buon punto di inizio. L’obiettivo dei servizi è la tutela dei cittadini, senza che vi siano storture di alcun tipo.
Come procede il nuovo corso della Lega 2.0, tra Maroni che fa un passo indietro e la generazione dei Zaia, Tosi e Salvini che ne vorrebbe fare uno in avanti?
Il nuovo corso si sta sempre più affermando. Determinate figure della vecchia Lega 1.0 con ruoli rilevanti non sono poi così influenti come in passato. Non è solo un passo verso la leadership di Maroni, ma una chiara scelta politica in direzione dell’offerta nuova che noi stessi andiamo a proporre sul territorio. E’ un salto generazionale notevole con un dato che in pochi sottolineano: i vari Giorgetti, Salvini, oltre il sottoscritto, sono una generazione che ha iniziato a votare Lega a 18 anni e non ha fatto un’esperienza politica precedente altrove.