venerdì 21 novembre 2008

AVVENIRE - 21/11/08 - IL PDL LASCIA IL PD NEL GUADO

Il Pdl lascia la patata bollente della presidenza della commissione di Vigilanza Rai in mano al Pd. I presidenti ed i vice presidenti del centrodestra al Senato ed alla Camera, Maurizio Gasparri, Gaetano Quagliariello, Fabrizio Cicchitto e Italo Bocchino, in una nota congiunta ribadiscono la «disponibilità a sostenere un’intesa che porti all’elezione a presidente della Vigilanza del senatore Zavoli. Ma ciò sarà ovviamente possibile solo se ve ne saranno le condizioni. Non c’è nessuna norma che possa condurre alla sostituzione di un presidente contro la volontà dello stesso». Ancora una volta esprimono «rispetto per il senso di responsabilità del senatore Villari che ha consentito di sbloccare una situazione ferma da troppo tempo». E adesso il problema «è tutto interno al Pd» e se questo «non persevera in una logica sbagliata, si è ancora in tempo».Posizioni su cui tutto il Pdl è compatto. «Dopo le scelte di Villari, non resta che constatare l’ennesimo fallimento della gestione Veltroni. Dal segretario Pd è venuta grande prepotenza, ma complessivamente nel quadro di una gestione dilettantesca. Un altro autogol di Veltroni. L’impressione è che il Pd stia davvero per implodere», afferma il portavoce di Forza Italia, Daniele Capezzone. «Ora il Pd faccia i conti con Villari», dice Maurizio Lupi. Un applauso a Riccardo Villari arriva da A- lessio Buti di An: «Ha dimostrato un grande senso di responsabilità istituzionale e una grande dignità». E aggiunge: «Finché le condizioni istituzionali e politiche non saranno diverse da quelle attuali non possiamo certo far dimettere un presidente regolarmente eletto, perché è una scelta che spetta esclusivamente a lui. Ma restiamo disponibili ad accedere all’accordo sul nome di Sergio Zavoli ». Sottolinea Osvaldo Napoli: «Le mancate dimissioni sono il primo gesto di ribellione contro un partito autocratico e nient’affatto democratico ». E Luca Barbareschi: «Con il caso Villari siamo alle purghe staliniste: assurdo che un democratico, quale si proclama Veltroni, applichi questi metodi che ricordano l’antica Russia». Anche per la Lega, dice Rosi Mauro, Villari «si è comportato in maniera onorevole, consentendo di sbloccare una situazione di stallo che durava da oltre cinque mesi». Sottolinea Giacomo Stucchi: «Semmai è singolare la pretesa del Pd che chiede le sue dimissioni ». E Francesco Storace de La Destra commenta: «Con il gesto di Villari a Veltroni rimane solo il suicidio». (Pa.Co.) I capigruppo della maggioranza: pronti a rispettare l’accordo, se ci saranno le condizioni...Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

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