lunedì 6 dicembre 2010

PANORAMA.IT - 06/12/10 - YARA: "LA PRIORITA' ORA, E' PROTEGGERE LA SUA FAMIGLIA"

“Bando alle manifestazioni di intolleranza nei confronti della comunità marocchina. Per mettere d’accordo la testa e la pancia del popolo del Nord bisogna governare con la testa a destra e il cuore a sinistra”. Parola di Giacomo Stucchi, deputato del Carroccio al vertice della Lega provinciale di Bergamo. E mentre non si placano le polemiche per i cartelli razzisti apparsi a Brembate di Sopra nei giorni scorsi, proseguono senza sosta le ricerche di Yara Gambirasio, la 13enne scomparsa da casa dal 26 novembre scorso. Tutti i luoghi intorno al paese sono stati passati al setaccio. Nessuna traccia nemmeno alle fonderie Mazzucconi di Ambivere, dove si erano puntati gli occhi degli inquirenti nel corso della tarda mattinata. Incerta la convalida del fermo di Mohammed Fikri, il marocchino bloccato mentre cercava di fuggire a Tangeri, in Nord Africa. L’uomo, accusato di sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere, si dichiara estraneo alla vicenda e viene ascoltato oggi nel corso dell’interrogatorio di garanzia.Onorevole Stucchi, partiamo dai cartelli razzisti: “Marocchini fuori da Bergamo”, “Occhio per occhio dente per dente”. È quello che pensa davvero la maggioranza dei cittadini di Brembate di Sopra?La maggioranza della gente di Brembate pensa che episodi di questo tipo ledano l’equilibrio estremamente precario di una famiglia che sta soffrendo e quindi non condivide affatto certe esternazioni che tra l’altro arrivano da persone di fuori, da gente che non è di Brembate.Il sindaco leghista Diego Locatelli ha preso ufficialmente le distanze da queste manifestazioni di violenza e lei è stato al suo fianco assicurando che “non c’è alcuna caccia all’uomo”. Il sindaco ha anche detto che il paese non è razzista. Perché si fa fatica a credere che sia davvero così?Ripeto, i cartelli sono stati esposti da persone di fuori e sono riconducibili a due atteggiamenti diversi, il primo di ostilità proprio nei confronti dei marocchini, il secondo più generalizzato verso chiunque si macchi di certi delitti. In entrambi i casi si tratta comunque di soluzioni non tollerabili in una società civile, non esistono condanne a priori e soprattutto non si possono mai condannare intere comunità quando la responsabilità è sempre ed esclusivamente dei singoli.Su certi blog compaiono commenti del tipo: “legalizziamo il lanciafiamme” e “pena di morte subito”. Poi c’è chi se la prende con la Lega per le sue posizioni troppo morbide. Come si fa a mettere d’accordo la testa e la pancia del suo partito e della sua gente?Bisogna trovare il giusto punto di equilibrio come sta facendo al meglio il ministro dell’Interno Roberto Maroni che ascolta sia gli amministratori che i cittadini comuni eccetto nei casi in cui propongono la via della vendetta che non è mai in alcun modo percorribile dalla politica. Bisogna governare con il cuore a sinistra e la testa a destra.Un tale Efrem Belussi, sedicente referente provinciale dei volontari verde che farebbe capo a Mario Borghezio, ha annunciato che se si avrà la conferma che la colpa della scomparsa di Yara è del marocchino, sarà organizzata a Brembate una manifestazione contro l’intera comunità di marocchini. Ne sa qualcosa?Questa persona è stata espulsa tempo fa dalla Lega, non è del posto e sta cercando solo pubblicità. Sono stati gli stessi abitanti di Brembate ad invitarlo, con termini anche piuttosto accesi, a tornarsene a casa sua.In un’intervista comparsa oggi su Repubblica, l’eurodeputato del Carroccio Matteo Salvini, però, se la prende proprio con gli immigrati: “Troppi stranieri in Italia ed ecco i risultati”. Non è questa una dichiarazione che sa di razzismo?Dal momento che non c’è ancora nulla di comprovato, io personalmente non me la sento di esprimere giudizi di natura politica come questo. Qualora si avesse la certezza della responsabilità penale di stranieri clandestini in questa vicenda sarà possibile anche fare un ragionamento di questo tipo. In questo momento, però, credo che non serva a niente.Cosa serve, allora, in questo momento da parte della politica e delle amministrazioni locali?Serve quello che sta facendo il sindaco di Brembate in questo caso: cercare di proteggere il più possibile la famiglia e di aiutarla. Avevamo anche proposto di sospendere la distribuzione dei doni ai bambini come di tradizione nel giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre, ma è stata la famiglia stessa di Yara a chiederci che tutto andasse avanti normalmente. Quello che davvero conta per noi è il rispetto delle persone coinvolte in questa vicenda.Yara è viva?Noi dobbiamo assolutamente credere che lo sia. Non possiamo rinunciare alla speranza di ritrovarla abbandonandoci allo sconforto. Lo dobbiamo alla nostra gente che continua a cercarla sotto la neve e con un freddo tremendo. Ieri, di domenica, 500 volontari hanno rinunciato a girare per negozi e a fare i regali di Natale per cercarla e, glielo assicuro, si moriva di freddo.

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