domenica 24 agosto 2014

IL GIORNALE - 24/08/14 - Salvini offre la solidarietà della Lega all'imprenditore che uccise un ladro

«Si è difeso durante una rapina. Punto e basta». Il segretario della Lega Matteo Salvini con Giacomo Stucchi e Daniele Belotti ha incontrato ieri ad Arzago d'Adda Antonio Monella, l'imprenditore bergamasco che la settimana prossima rischia di finire in galera dopo una condanna a sei anni e due mesi per aver ucciso un rapinatore che otto anni fa gli era entrato in casa. «Giustizia da matti - ha detto ieri Salvini dopo l'incontro - Spacciatori tranquilli a spasso e chi si difende in galera». Di qui la raccolta di firme organizzata per chiedere la grazia al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al ministro della Giustizia Andrea Orlando. In un paese di 2.800 anime, oltre 2mila quelle raccolte per evitare a Monella la prigione. A organizzare la richiesta di grazia anche il sindaco di Arzago Gabriele Riva, segretario provinciale di Bergamo del Pd. Da dire che l'imprenditore dopo aver addirittura messo per iscritto il suo pentimento, ha già risarcito la famiglia del dicianovenne albanese con 200mila euro. Tanto che i giudici gli hanno concesso le attenuanti generiche. «Entro la prossima settimana - spiega Salvini - aspettiamo un provvedimento di grazia. Altrimenti rischia forte. Ma noi non lo abbandoneremo».

sabato 23 agosto 2014

LA PADANIA - 23/08/14 - Stucchi: «Minacce preoccupano. Renzi chiarisca»

Il presidente del Copasir: «Necessario fare il punto sullo scenario internazionale, sulle minacce Isis e l'innalzamento in Italia del livello di allerta sugli obiettivi sensibili»

Appena rientriamo, la settimana prossima, dovremmo avere il premier in audizione al Comitato, al massimo entro i primi 15 giorni di settembre. Lì verrà tracciato lo scenario a 360 gradi, anche su queste minacce che preoccupano molto», e rispetto alle quali, «bisogna tenere alta la guardia». Lo ha dichiarato il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi (Lega Nord), sottolineando la necessità di fare il punto, con il presidente del Consiglio, sullo scenario internazionale, le minacce Isis e l'innalzamento in Italia del livello di allerta sugli obiettivi sensibili. L'audizione del premier, in realtà, era già in agenda: avrebbe dovuto tenersi a metà luglio. «Poi le riforme costituzionali e gli altri impegni l'hanno fatta slittare», ha spiegato Stucchi. Adesso ci siamo e «sarà l'occasione giusta per far luce su quanto sta avvenendo». «In realtà, c'è un'attenzione costante - assicura Stucchi - contatti quotidiani con i responsabili delle agenzie. C'è preoccupazione, ed è giusto fare con il premier una panoramica completa, prendendo tutto il tempo necessario e di cui avremo bisogno». In agenda non ci sono, per ora, audizioni del ministro dell'Interno, Angelino Alfano. «Quando viene audito il premier - spiega il presidente Copasir - fa una panoramica complessiva, anche su temi di competenza di Interni, Difesa e collegati. Matteo Renzi darà tutte le informazioni aggiornate a mezz'ora prima». Stucchi non nasconde che la preoccupazione «è tanta. Purtroppo lo scenario internazionale in questo momento desta parecchia preoccupazione, che tuttavia deve essere razionale e non sconfinare in un eccessivo allarmismo». Anche perché l'intelligence sta facendo un «controllo capillare, sulla base delle preoccupazioni che ci sono. C'è accertamento e prevenzione. Ora attendiamo l'appuntamento con Renzi».

LA PADANIA - 23/08/14 - Iraq, rischio massacro per gli sciiti di Armeli. In Italia governo assente

Adesso, sono gli sciiti turcomanni di Armeli - nord Iraq, vicino a Kirkuk - che rischiano la carneficina. Dopo l'assedio agli Yazidi dell'area del monte Sinjar, gli jihadisti iracheni da diverse settimane circondano Armeli. Ieri, l'ayatollah Ali al-Sistani, la massima autorità religiosa sciita dell'Iraq, aveva lanciato l'allarme e chiesto alle autorità di «andare in soccorso degli abitanti di questa città». Anche il rappresentante speciale dell'Onu, Nickolay Mladenov, si è detto «seriamente allarmato» da quanto sta succedendo ad Amerli, assediata dalle milizie dello Stato islamico, e dalle condizioni precarie in cui vivono gli abitanti, considerati apostati dall'Is, milizia jihadista sunnita.  E che gli integralisti di Iraq e Siria stiano alzando il tiro e guardando per le loro azioni anche all'estero, lo dimostrano il crescente allarme dei servizi antiterrorismo degli Stati Uniti, oltre alla presa di posizione del presidente del Copasir, il leghista Giacomo Stucchi. Anche il Mattinale, il foglio di informazione di Forza Italia ha lanciato un appello al ministro dell'Interno Angelino Alfano, affinchè faccia chiarezza sul pericolo terrorismo in Italia. «Alfano rispondi. Il fenomeno del jihadismo in Italia è un fatto che va conosciuto nella sua sostanza numerica e nelle sue contiguità culturali e religiose. Il ministro dell'Interno informi il Parlamento e gli italiani di quale pericolo sia in Italia il movimento islamista», ha scritto il Mattinale. Ieri è stato trovato dalla madre e consegnato alla polizia, che ne ha trasmesso una copia alla Procura di Genova, il diario di Giuliano Ibrahim Delnevo, il 23enne jihadista genovese presumibilmente morto l'estate scorsa in Siria mentre combatteva con i ribelli contro le milizie di Bashar al Assad. Nei confronti del giovane genovese e di altre 4 persone, un italiano e 3 maghrebini, la Procura del capoluogo ligure aveva aperto un fascicolo con l'accusa di addestramento con finalità di terrorismo internazionale prima che Delnevo partisse per la Siria. Intanto, si registra una durissima del ministro degli Interni britannico Theresa May: «Coloro che insistono per andare a combattere in Siria e in Iraq saranno indagati dalla polizia e dai servizi di sicurezza», ha detto il ministro di Sua Maestà, annunciando che sta lavorando a nuove leggi contro l'estremismo britannico, dopo le notizie del coinvolgimento di jihadisti "made in Gran Bretagna" nella decapitazione del giornalista James Foley. Il ministro ha detto di voler prendere in considerazione l'idea di togliere la cittadinanza ai cittadini britannici che si recano a combattere in Siria e in Iraq e ha annunciato che potrebbero essere dichiarati fuorilegge anche quei gruppi non coinvolti direttamente in azioni terroristiche. Per coloro che hanno la doppia nazionalità, «ho il potere di revocare la cittadinanza e di espellerli dal Paese», ha chiarito la May. Sarebbe di almeno 6 i morti il bilancio dell'attacco kamikaze nel centro di Baghdad, compiuto ieri con un'autobomba contro il quartier generale dei servizi dell'intelligence del ministero degli Interni iracheno. L'esplosione ha inoltre provocato 32 feriti. Nessun gruppo ha rivendicato l'attentato, ma questo genere di azioni sono in genere opera dei ribelli sunniti, che appartengono all'organizzazione ultraradicale dello Stato Islamico (IS).

venerdì 8 agosto 2014

LA PADANIA - 08/08/14 - Siria: Stucchi, bene l' impegno di Vanessa e Greta, ma imprudenti

L'attenzione è massima e sicuramente la situazione è complessa. Il senatore della Lega Nord, Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, parlà così, in un'intervista al nostro microfono, del rapimento in Siria delle due cooperanti Vanessa Marzullo e Greta Ramelli. Il contesto siriano è complesso. Chiunque decida di muoversi qui deve farlo in modo consapevole e attrezzato. Le ragazze, di cui sono ammirevoli l'entusiasmo e la buona volontà, non operavano però all'interno di un coordinamento di livello governativo. Le Ong in zona seguono procedure standard ben diverse e che garantiscono più sicurezza.

venerdì 1 agosto 2014

LA PADANIA - 01/08/14 - Riforme: Stucchi: Grasso vittima sindrome di Calimero

"Ogni volta che si parla della qualità della gestione dei lavori d'aula, Grasso pensa che si stia facendo una critica a lui evidentemente per la consapevolezza della sua manifesta incapacità. I latini dicevano excusatio non petita, accusatio manifesta. Ho cercato di spiegare al Presidente Grasso che anche lui può sbagliare. Ho capito però una cosa: è vittima della 'Sindrome Di Calimero' . "Quando assumiamo un incarico dobbiamo tutti fare un esame di coscienza sulla capacità di saperlo portare avanti e di essere in grado di garantire il funzionamento delle istituzioni". Così il senatore della Lega Nord, Giacomo Stucchi, intervenendo nel dibattito in Aula sulle riforme. "Così' - ha aggiunto Stucchi - quando parliamo della riduzione del numero dei parlamentari, dobbiamo capire se si va nella direzione corretta o se si procura un danno alla macchina costituzionale. Ma la dimostrazione pratica che si può ridurre il numero dei deputati senza creare nessun problema all'efficienza dell'attività legislativa è quella offerta dall'Aula del Senato che fa lo stesso lavoro della Camera con la metà dei componenti