sabato 23 agosto 2014

LA PADANIA - 23/08/14 - Stucchi: «Minacce preoccupano. Renzi chiarisca»

Il presidente del Copasir: «Necessario fare il punto sullo scenario internazionale, sulle minacce Isis e l'innalzamento in Italia del livello di allerta sugli obiettivi sensibili»

Appena rientriamo, la settimana prossima, dovremmo avere il premier in audizione al Comitato, al massimo entro i primi 15 giorni di settembre. Lì verrà tracciato lo scenario a 360 gradi, anche su queste minacce che preoccupano molto», e rispetto alle quali, «bisogna tenere alta la guardia». Lo ha dichiarato il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi (Lega Nord), sottolineando la necessità di fare il punto, con il presidente del Consiglio, sullo scenario internazionale, le minacce Isis e l'innalzamento in Italia del livello di allerta sugli obiettivi sensibili. L'audizione del premier, in realtà, era già in agenda: avrebbe dovuto tenersi a metà luglio. «Poi le riforme costituzionali e gli altri impegni l'hanno fatta slittare», ha spiegato Stucchi. Adesso ci siamo e «sarà l'occasione giusta per far luce su quanto sta avvenendo». «In realtà, c'è un'attenzione costante - assicura Stucchi - contatti quotidiani con i responsabili delle agenzie. C'è preoccupazione, ed è giusto fare con il premier una panoramica completa, prendendo tutto il tempo necessario e di cui avremo bisogno». In agenda non ci sono, per ora, audizioni del ministro dell'Interno, Angelino Alfano. «Quando viene audito il premier - spiega il presidente Copasir - fa una panoramica complessiva, anche su temi di competenza di Interni, Difesa e collegati. Matteo Renzi darà tutte le informazioni aggiornate a mezz'ora prima». Stucchi non nasconde che la preoccupazione «è tanta. Purtroppo lo scenario internazionale in questo momento desta parecchia preoccupazione, che tuttavia deve essere razionale e non sconfinare in un eccessivo allarmismo». Anche perché l'intelligence sta facendo un «controllo capillare, sulla base delle preoccupazioni che ci sono. C'è accertamento e prevenzione. Ora attendiamo l'appuntamento con Renzi».

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