sabato 16 luglio 2011

IL GIORNO - 16/07/11 - DONNA IN COMA E LICENZIATA, IL CASO APPRODA IN PARLAMENTO. PD E LEGA: "CHIAREZZA"

I deputati bergamaschi Misiani e Stucchi hanno interrogato i ministri. Il Pd: "Si tuteli la lavoratrice" e il Carroccio insiste: "Verifiche sul rispetto delle norme"

Bergamo, 16 luglio 2011 - Approda nelle aule parlamentari il caso della lavoratrice in stato vegetativo licenziata dopo sedici anni di lavoro dalla Nuova Termostampi di Lallio. Una interrogazione al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali viene presentata da tre deputati del Pd, il bergamasco Antonio Misiani, Emanuele Fiano, Antonio Boccuzzi. Secondo i tre esponenti politici «la motivazione di presunti “intralci all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro ed al suo regolare funzionamento” appare del tutto discutibile, poiché la dipendente è assente da molto tempo (ciò a conferma della gravità del suo stato) per cui nessun intralcio può essere occorso alla produzione, che certamente non ha potuto essere organizzata pensando ad un rientro a breve periodo della lavoratrice. Secondo quanto affermato dal segretario provinciale della Filctem Cgil di Bergamo, in situazioni analoghe di lavoratori affetti da gravi malattie in procinto di superare il periodo di comporto per la conservazione del posto di lavoro, le aziende - anche grazie alla sostanziale assenza di costi per il datore di lavoro - non provvedono al licenziamento ma, al contrario, mantengono in essere il rapporto di lavoro». Secondo i tre interroganti «la scelta della Nuova Termostampi di licenziare la lavoratrice è dettata da una grave sottovalutazione dell’aspetto umano della vicenda». Si chiede al ministero «quali iniziative intende assumere al fine di favorire il ritiro da parte dell’azienda della cessazione del rapporto di lavoro e la piena tutela dei diritti della lavoratrice». Giacomo Stucchi, deputato bergamasco della Lega Nord, ha rivolto una interrogazione con risposta scritta al ministro del Lavoro e Politiche sociali e al ministro per lo Sviluppo economico. Stucchi chiede a entrambi i ministri «se non ritengano doveroso e urgente intervenire, al fine di accertare quanto segnalato in premessa, verificando il pieno rispetto della normativa in vigore, riguardante il diritto alla conservazione del posto di lavoro alla luce anche dei ricorsi presentati dalle organizzazioni sindacali e nel contempo sensibilizzare l’azienda in questione, ad assumere una diversa valutazione sul caso rappresentato». Dal ministero del Lavoro viene confermato l’invio degli ispettori nell’azienda di Lallio.

mercoledì 6 luglio 2011

AGENPARL - 06/07/11 - MANOVRA: STUCCHI (LNP), SODDISFAZIONE PER NORMA RITIRATA

"Una rottura non c'è. Il casus belli è stato eliminato. La norma che aveva provocato malumori è stata ritirata". Giacomo Stucchi, vicecapogruppo della Lega, in un'intervista rilasciata oggi per Il Mattino, si limita a constatare i fatti. E sottolinea che la manovra economica è positiva perchè "salvaguarda gli interessi del Nord. E poi è giusto che i tagli alla spesa pubblica incidano più sui costi della burocrazia centrale, da sempre un pachiderma dai costi incontrollabili. E ancora risponde alle richieste della Lega che ha fortemente voluto, rispondendo alle richieste che sono arrivate dagli elettori, una manovra il più possibile equa e sopportabile e comunque con un punto fermo". Stando alle parole di Stucchi, la priorità rimane comunque: "Garantire la stabilità dei conti pubblici e la riduzione del deficit, che sono vitali per l'economia generale, senza incidere sulla qualità di vita dei cittadini".