lunedì 29 luglio 2013

LIBERO.IT - 29/07/13 - KAZAKISTAN: LETTA A COPASIR, 007 ESTRANEI AL CASO

I servizi di informazione e sicurezza erano estranei al caso Ablyazov. E' quanto scritto dal presidente del Consiglio Enrico Letta, in una lettera al Copasir, fornita oggi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Marco Minniti, durante l'audizione di oggi davanti al Comitato parlamentare per la sicurezza. Lo riferisce una nota del presidente del Copasir Giacomo Stucchi. All'interno dell'audizione - si legge - il sottosegretario ha affrontato tutte le situazioni che hanno rilievo politico e di estrema attualita' sulle problematiche nell'ambito delle competenze dei servizi a livello interno e internazionale". "Nell'audizione, che e' durata piu' di due ore, il sottosegretario Minniti ha inoltre risposto a tutte le domande dei componenti su vari temi. Il presidente ha apprezzato la disponibilita' di Minniti ad affrontare alcune tematiche delicate in modo congiunto tra il Comitato e la stessa autorita' delegata".

sabato 27 luglio 2013

GIOCO NEWS.IT - 27/07/13 - STUCCHI (COPASIR): "UN ARGINE ALLA VALANGA, MA SENZA AMMAZZARE IL GIOCO"

Sì al gioco, ma che sia controllato e meno capillarmente diffuso rispetto a ora. Questa la ‘ricetta’ che, dai banchi dell’opposizione ma alla guida del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), il senatore leghista Giacomo Stucchi rivolge al nuovo governo.“Ritengo che la strada che il nuovo esecutivo deve seguire in materia di gioco è quella di dare una regolamentazione all’attuale anarchia che si registra soprattutto per ciò che riguarda le slot. La piccola apertura iniziale è diventata una valanga che ha delle ripercussioni nella comunità. Troppe persone affidano a queste macchine la speranza di un rapido cambiamento della propria esistenza e questo può portare a dei problemi sociali. Oggi c’è l’illusione del denaro facile, che è a portata di mano, basta recarsi al bar sotto casa, e tutto ciò alimenta la disperazione. La cosa migliore, a mio giudizio, sarebbe che l’offerta di gioco, a 360 gradi, fosse racchiusa in luoghi ristretti e controllabili. E in questo contesto, ai sindaci deve essere concessa la possibilità di regolamentarne maggiormente l’attività. Questa mia visione avrebbe anche il vantaggio di valorizzazione gli elementi classici del gioco. A tutto ciò, si aggiunge il problema che è rappresentato dal gioco online e che non può essere combattuto solo a livello nazionale o in maniera unilaterale, proprio a causa della sua natura”.Da più parti si chiedono nuovi ritocchi alla tassazione sui giochi, ovviamente al rialzo. Lei che cosa ne pensa?“Credo che si possa fare: se si tratta di individuare nuove risorse per finalità nobili è giusto intervenire anche sulle attività ludiche. Tanto più che innalzare la tassazione avrebbe l’effetto di rendere meno appetibile il gioco, sia per il giocatore che per lo stesso gestore, che magari verrebbe dissuaso dallo spingere fino all’inverosimile l’attuale offerta. D’altro canto, non bisogna ammazzare il settore e, ancora, è fondamentale dare agli enti locali il potere non solo di regolare il gioco, ma magari anche di stabilire per esso dei tributi aggiuntivi, fermi restanti gli introiti spettanti allo Stato. Il federalismo fiscale è un tema caro alla Lega Nord e naturalmente riguarda tutti i settori, penso al manifatturiero, non solo il gioco, anche se quest’ultimo ha certamente una forte incidenza. L’importante, nel caso di tasse locali aggiuntive, è che esse non gravino sul giocatore, ma solo sugli utili del gestore”.Secondo lei un testo unico o una legge quadro in materia di gioco sarebbero necessari?“Lo auspico fortemente, finora si è andati avanti con provvedimenti a spizzichi e bocconi che avevano degli intenti anche lodevoli ma i cui ritorni non sempre sono stati tali. Il gioco è una materia complessa, sulla quale serve una visione organica anziché interventi spot”.La legge di stabilità del 2009 prevedeva l’apertura di mille sale per il poker sportivo, una misura che porrebbe anche fine all’attuale incertezza che regna nei circoli e che spinge molti a giocare illegalmente. Auspica che si dia finalmente seguito a questa disposizione?“Non c’è solo il poker, ci sono tante altre disposizioni sul gioco cui dare attuazione. Il problema reale però sono i controlli e il potere che viene o che deve essere dato agli organismi competenti di intervenire quando vi sono storture. Sicuramente l’esigenza emersa con la legge di Stabilità di aprire sale per il poker live deve essere contemperata con quella di non moltiplicare all’inverosimile le possibilità di scommettere e di incentivare nuovi metodi per sfidare la sorte”.Per quale motivo anche in questa legislatura ha ritenuto opportuno ripresentare il suo disegno di legge sul Casinò a San Pellegrino Terme (Bergamo), visto che in passato non è nemmeno iniziato l’iter in commissione?“Soprattutto negli ultimi quindici anni, il settore dei casinò è molto cambiato e credo che oggi si possa dire che in essi viene svolta un’attività pienamente legale e non problematica per la collettività. Oggi i casinò sono delle istituzioni trasparenti, che operano nel pieno rispetto delle regole, e questo rende auspicabile che possano aprirne di nuovi. Nel caso specifico di San Pellegrino Terme, ma anche di altre realtà, un casinò creerebbe delle possibilità di sviluppo turistico e di indotto e farebbe sì che la bella località del bergamasco torni agli splendori degli anni Quaranta e non sia conosciuta più solo per le sue acque termali. Ovviamente questo è possibile se le location scelte per ospitare una Casa da gioco hanno dei requisiti specifici”.Ma lei, sinceramente, crede che il governo Letta, farà qualcosa in materia di nuovi casinò, a cominciare dalla riapertura di quello di San Pellegrino Terme?“Ovviamente non posso essere io a dirlo, ma il fatto certo è che la mia proposta è sostenuta da tutte le forze politiche sul territorio e se la pensiamo tutti, anche quelli del centrosinistra e dunque molto lontani dalle posizioni leghiste, nello stesso modo… Voglio comunque precisare che questa possibilità deve essere data anche ad altre regioni. A seconda delle loro grandezza, possono essere individuate una o due località, non dico di più, dove posizionare dei casinò”.

giovedì 11 luglio 2013

LIBERO.IT - 11/07/13 - CASO NSA: AISE, NON CI SONO PROVE AMBASCIATE ITALIANE SPIATE

L'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (Aise) non ha avuto ancora comunicazioni ufficiali o prove della presunta attivita' di spionaggio attuata nei confronti delle ambasciate italiane negli Stati Uniti. Lo ha detto, a quanto si apprende da fonti del Copasir, il direttore dell'Aise, generale Adriano Santini, nel corso della sua audizione al Copasir.Si attendono ancora le risposte chieste in merito alla Nsa (l'Agenzia per la sicurezza nazionale americana), ma secondo l'Aise questa cosa difficilmente puo' essere accaduta. Nelle tre ore di audizione al Comitato per la sicurezza della Repubblica presieduto da Giacomo Stucchi, il generale Santini ha tracciato un'ampia panoramica della situazione internazinale. Dall'Egitto alla Siria, fino alla Libia, sono stati analizzati tutti gli scenari geoplitici delicati. Santini, riferiscono le stesse fonti, si e' dimostrato puntuale nelle risposte ai membri del Comitato. C'e' attenzione costante dei Servizi, avrebbe ancora rimarcato il direttore dell'Aise, su cio' che accade all'estero e il fatto che viene tutto monitorato in tempo reale. Si segue in particolare l'evolversi della situazione egiziana. Martedi' al Copasir si terra' l'audizione del generale Arturo Esposito, direttore dell'Aisi.

lunedì 8 luglio 2013

LIBERO.IT - 08/07/13 - RIFIUTI: CIRILLO: "MONTELLO" IMPIANTO DI ECCELLENZA DA ESPORTARE



Trattamento rifiuti alla "Montello", un impianto di eccellenza da esportare secondo il Sottosegretario all'Ambiente, Marco Flavio Cirillo, e Giacomo Stucchi, Presidente Copasir, presenti oggi in sede insieme a parlamentari e consiglieri regionali Pd e 5 Stelle. Si e' conclusa con successo la visita guidata, organizzata da Amici della Terra Lombardia, alla "Montello" , in provincia di Bergamo. Lo scopo della visita era dimostrare alle istituzioni e agli eletti che e' possibile gestire in maniera ecologica, sostenibile e produttiva i rifiuti, creando occupazione e indotto economico nazionale.Marco Flavio Cirillo, sottosegretario all'Ambiente del governo Letta, ha dichiarato: "se un impianto di questo genere fosse presente anche in provincia di Roma, non avremmo il problema della discarica di Malagrotta. Bisogna avere il coraggio di spingere affinche' impianti di questo tipo vengano realizzati, perche' consentono di gestire in maniera sostenibile e produttiva i rifiuti, garantendo benefici sia all'ambiente sia al tessuto economico locale". Ha accolto e accompagnato gli esponenti istituzionali, il Presidente della Montello, Roberto Sancinelli. Oltre al sottosegretario al Ministero dell'Ambiente, Marco Flavio Cirillo (Pdl), erano presenti i deputati dell'M5S Massimo De Rosa, Mirko Busto, Stefano Vignaroli e Ferdinando Alberti, il senatore Giacomo Stucchi (Lega Nord), presidente Copasir, il consigliere regionale lombardo, Dario Violi (M5S) e il Consigliere Regionale Jacopo Scandella (Pd).

martedì 2 luglio 2013

IL FOGLIO.IT - 02/07/13 - COPASIR: "NESSUN GRANDE FRATELLO ILLEGALE DIETRO AL CASO DATAGATE"

Per il presidente Stucchi "non c'è stato passaggio di dati dall'Italia agli Stati Uniti e tutto avviene nel pieno rispetto delle norme in vigore" 

Dopo le rivelazioni fatte da Edward Snowden sul caso Datagate e la pubblicazione, da parte del quotidiano britannico Guardian, di documenti in cui si riportavano presunte operazioni di spionaggio da parte degli Stati Uniti nelle istituzioni europee, comprese le ambasciate (tra cui quella italiana a Washington), oggi il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine dell'audizione del direttore del Dis Giampiero Massolo, ha chiarito: "Tutto quello che avviene, avviene nel pieno rispetto delle norme in vigore. Non c'è nessun grande fratello illegale". "Nessuna falla – ha proseguito Stucchi – non c'è stato passaggio di dati dall'Italia agli Stati Uniti"."Nell'audizione – ha ribadito Stucchi – non si è parlato di falle nel sistema, le informazioni che abbiamo avuto sono decisamente tranquillizzanti per noi e anche per i cittadini del paese". Quella di oggi è stata soltanto la prima di una serie di incontri che approfondiranno, tra l'altro, i temi del Datagate: Massolo ha dato la propria disponibilità a incontrare nuovamente il comitato entro 15 giorni per riferire sugli eventuali sviluppi. E il Copasir stesso "avvierà i contatti per incontri con organismi dell'Unione europea". Già in agenda le audizioni del premier Enrico Letta, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi, Marco Minniti, e dei vertici di Aise e Aisi. "Rispetto alla scorsa legislatura – ha promesso Stucchi – ci riuniremo molto più frequentemente, perché i temi delicati sul tappeto sono tantissimi". Nell'audizione di oggi Massolo ha riferito anche sullo stato di attuazione della riforma dei servizi di intelligence, sui metodi di reclutamento del personale, sul bilancio interno e sulla situazione dei principali teatri di crisi internazionali, con particolare riferimento alla minaccia cibernetica.

TG 1 ON LINE - DATAGATE, IL COPASIR: NON C'E' NESSUN GRANDE FRATELLO"

Il presidente Stucchi: "Nessun passaggio illegale di dati dall'Italia agli Usa. Le nostre ambasciate sono spiate? Difficile crederlo". Sulla domanda di asilo: "La mia sensazione è che difficilmente verrà accolta".

''Non c'è stato alcun passaggio illegale di dati dall'Italia agli Stati Uniti. Tutto è avvenuto nel rispetto delle norme in vigore. Non c'è nessun grande fratello illegale". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine dell'audizione del direttore del Dis, Giampiero Massolo, che ha riferito sullo stato di attuazione della riforma dei servizi esui metodi di reclutamento del personale. "La mia sensazione - ha aggiunto Stucchi - è che difficilmente verrà accolta la domanda" di asilo presentata all'Italia da Edward Snowden, la talpa del Datagate.

"AMBASCIATE SPIATE? ESAGERAZIONI STAMPA". Sulla sicurezza delle ambasciate italiane negli Stati Uniti, che secondo alcune indiscrezioni di stampa sarebbero state sottoposte a spionaggio: "Le informazioni sono di portata inferiore rispetto a quanto uscito sui media. Mi risulta difficile credere che le nostre ambasciate sono spiate. Dalle informazioni avute mi sento di essere abbastanza tranquillo. Oggi rassicuro cittadini su rapporti che esistono tra Italia e Paesi alleati. L'antiterrorismo è la mission fondamentale dell'intelligence ed i cittadini possono sentirsi tranquilli per la qualità del servizio reso senza nessuna interferenza sulla vita privata di ognuno di noi".

TG COM - 02/07/13 - DATAGATE, ITALIA: NULLA DI ILLEGALE

"Non c'è stato alcun passaggio illegale di dati dall'Italia agli Stati Uniti. Tutto è avvenuto nel rispetto delle norme in vigore. Non esiste nessun Grande fratello illegale". Parola di Giacomo Stucchi, presidente del Copasir (Comitato parlamentare sicurezza Repubblica), al termine dell'audizione del direttore del Dis (Dipartimento informazioni sicurezza), Giampiero Massolo, in cui si è trattato anche del caso Datagate.

REUTERS ITALIA - 02/07/13 - DATAGATE, COPASIR: NESSUNA INFORMAZIONE ILLEGALE A USA DA ITALIA

L'Italia non ha fornito alcuna informazione illegalmente ottenuta agli Stati Uniti in riferimento allo scandale Datagate.Lo ha riferito ai giornalisti il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine dell'audizione del direttore del Dis, Giampiero Massolo, al comitato parlamentare sui servizi di sicurezza."Non c'è stato alcun passaggio illegale di dati dall'Italia agli Stati Uniti. Tutto è avvenuto nel rispetto delle norme in vigore. Non c'è un grande fratello illegale", ha detto Stucchi ai cronisti al termine dell'audizione che, come tutte quelle del Copasir, non è pubblica.Per quel che riguarda le polemiche seguite alla notizia che i servizi americani avrebbero spiato Paesi "amici" dell'Unione Europea, Stucchi ha commentato: "La collaborazione è una questione fondamentale nella comunità delle intelligence. Gli americani sono i primi a volere la collaborazione con gli altri Paesi europei"."Sono stati richiesti chiarimenti agli Stati Uniti e stiamo aspettando che arrivino", ha aggiunto, ricordando che l'Italia, al pari delle istituzioni della Ue e di altri paesi dell'Europa, ha chiesto delucidazioni agli alleati americani.Il presidente del Copasir ha poi negato che si sia parlato nel corso dell'audizione di "falle" nei nostri sistemi informativi: "Non è stato usato questo termine".

CORRIERE DELLA SERA - 02/07/13 - DATAGATE: DIS, NO PASSAGGIO ILLEGALE DATI

''Non c'e' stato alcun passaggio illegale di dati dall'Italia agli Stati Uniti. Tutto e' avvenuto nel rispetto delle norme in vigore. Non c'e' nessun grande fratello illegale''. Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, a proposito dell'audizione del direttore del Dis, Giampiero Massolo, in cui si e' parlato anche del Datagate.