La sfida dinanzi alla quale il
terrorismo di matrice islamica ci pone è difficile e complessa. Quanto accaduto
a Nizza può essere replicato ovunque in Occidente. Perché dappertutto può
esserci l'attore solitario che compie l'attentato con modalità che, ancorché non
del tutto inedite, sono comunque difficili da controllare e prevedere. Il
pericolo proviene da parte di chi rimanendo nel paese dove si trova mira a
colpire gli occidentali con ciò che ha a disposizione. Un auto, un coltello,
qualunque cosa può quindi diventare strumento di morte in qualsiasi luogo. La
sicurezza è minacciata financo nella vita quotidiana di ognuno di noi e la
strage di Nizza ci insegna che i luoghi di aggregazione, soprattutto all'aperto
durante il periodo estivo, ove vi sia un numero elevato di persone, potrebbero
essere scelti da chi vuole compiere degli attentati. Occorre perciò aumentare,
in Italia come altrove, i controlli delle forze dell'ordine su possibili soft target,
ovvero piazze, teatri, luoghi che raccolgono in un certo momento molte persone.
È evidente che controllare tutto è impossibile ma ciò che importa è dare ai cittadini
la percezione di sicurezza. Perchè se questa venisse a mancare allora il
terrorismo avrebbe raggiunto il suo principale obiettivo che è quello di
incutere terrore nella società civile e di portarla a modificare il proprio
stile di vita. Attualmente nel nostro Paese non c'è nessun allarme puntuale su
un evento specifico in un dato luogo. Ma è logico però pensare che ci siano tutta
una serie di realtà e di soggetti che vengono ritenuti problematici e per
questo attentamente monitorati. In Italia, per fortuna, abbiamo un sistema che nell'
ottica della prevenzione sta funzionando, ma che necessita di maggiori risorse
e investimenti. La sinergia tra il lavoro svolto, a monte, dall'intelligence e
a valle il coordinamento tra forze dell'ordine e procure, sul quale bisogna
andare avanti, si è rivelato ad oggi la miglior forma di contrasto a tutte le
forme di terrorismo. Ma l'imponderabile, purtroppo, è sempre dietro l'angolo. Per
questo bisogna essere vigili su tutti i fronti, a cominciare da quello degli
sbarchi dei migranti. Nessuno può escludere
che tra loro non vi siano possibili terroristi islamici. E' logico che
vengono fatti tutti i controlli che bisogna fare in questi casi, soprattutto
quando il livello di allerta aumenta, ma più soggetti arrivano
contemporaneamente e più il lavoro di analisi per capire con certezza chi si ha
di fronte, se non vengono potenziati mezzi e personale, non potendo svolgersi
in condizioni ottimali, diventa difficile e improbo.
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