domenica 20 marzo 2011

IL SOLE 24 ORE - 20/03/11 - "NON SI PUO' DIRE NO A TUTTO I PROFUGHI VANNO AIUTATI"

LAMPEDUSA. Dal nostro inviato Senatrice Maraventano direbbe ancora "Iu sugnu leghista!", come lei stessa si apostrofò al suo debutto in politica con la Lega Nord?L'ho detto e lo ridico. Aggiungo, semmai non fosse chiaro, che io sono nata leghista. Angela Maraventano è il deputato leghista più a Sud d'Europa. Lampedusana purosangue, la sua carriera ha inizio quando indignata per la morte di un cinquantenne isolano per infarto (nel poliambulatorio di Lampedusa mancava persino il defibrillatore), scrive a una decina di deputati di ogni schieramento politico per denunciare lo stato di degrado in cui versa l'unica struttura sanitaria dell'isola. L'unico a risponderle è il deputato leghista bergamasco Giacomo Stucchi, che una settimana dopo vola a Lampedusa per capire di persona che cosa sia successo. Eletta senatrice in un collegio dell'Emilia Romagna, ora si trova nella scomoda posizione di chi deve convincere i lampedusani ad accogliere i migranti tunisini "per motivi umanitari".Senatrice, come ha reagito due giorni fa mentre i suoi compaesani impedivano alle cinque motovedette cariche di tunisini di attraccare al molo?È stata un'esperienza scioccante. Tra loro c'erano cinquanta ragazzini che una volta scesi a terra nessuno voleva ospitare. Guardandoli negli occhi mi sono commossa.Nel 2009 però la pensava in modo diverso.Due anni fa presi di petto i trafficanti di carne umana che lucravano sugli spostamenti degli immigrati. Proposi ai lampedusani di trasferire il Centro di accoglienza alla base Loran della Nato, a parecchi chilometri dal cuore dell'isola. Ma loro mi presero a male parole. Io non mi arrendo: questa è un'emergenza umanitaria, il Nordafrica è attraversato da guerre e rivoluzioni. Il governo farà la sua parte, me lo ha promesso il ministro Maroni in persona.Lei cosa ha chiesto all'esecutivo?Qui serve tutto. Si dovrebbero costruire scuole nuove e istituire una zona franca. Ma non voglio strumentalizzare l'invasione dei maghrebini per avere delle cose che ci spettano di diritto. Non si possono far morire i lampedusani per aiutare i tunisini. E allo stesso tempo non si possono non prestare i primi soccorsi ai migranti.Quindi?Quindi gli isolani si devono decidere: non possono dire di no a tutto. Il capo dell'opposizione in consiglio comunale sostiene che toccherebbe a lei sfamare i nordafricani nel ristorante di sua proprietà, magari attingendo dallo stipendio di parlamentare.Aizzare la gente contro di me è una scelta che si commenta da sola. Questi sono momenti tragici. Oggi più che mai, rivendico lo slogan con il quale mi candidai alle Politiche del 2008: Lampedusa libera, Padania libera.

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