venerdì 15 luglio 2016

AFFARI ITALIANI - 15/07/16 - STRAGE NIZZA, STUCCHI (COPASIR): IN ITALIA NUMERO "PREOCCUPANTE" DI TERRORISTI

"Quello che è successo a Nizza potrebbe accadere in ogni singola realtà occidentale, quindi anche in Italia". Lo afferma al ad Affaritaliani.it il presidente del Copasir Giacomo Stucchi, commentando il drammatico attentato terroristico accaduto a Nizza, in Francia. Impossibile prevenire attacchi di questo tipo? "Più è complessa e numerosa la composizione della struttura che progetta l'attentato e è più 'agevole' acquisire informazioni e quindi prevenire lo stesso. Più è ridotta la composizione numerica di chi vuole compiere l'attentato, arrivando fino all'attore solitario, e più il tutto diventa difficile". L'intelligence italiana ha qualche segnale di allarme specifico per quanto riguarda il nostro Paese? "Non c'è in questo momento nessun allarme puntuale su un evento specifico in un dato luogo. Ma è logico però pensare che ci siano tutta una serie di realtà e di soggetti che vengono ritenuti problematici e per questo attentamente monitorati". Quante persone vengono 'monitorate' dall'intelligence italiana? "I foreign fighters partiti sono un centinaio ma quelli diventano un problema se e quando rientrano. In Italia i soggetti problematici noti sono un numero non irrilevante, seppur inferiore ad altri Paesi occidentali ". Più o meno di mille? "Non posso essere più preciso ma sono un numero che genera legittime preoccupazioni". L'estate e le vacanze soprattutto al mare, in spiaggia, possono essere un pericolo ulteriore di attentati terroristici? "Nizza ci insegna che i luoghi di aggregazione, soprattutto all'aperto durante il periodo estivo, ove vi sia un numero elevato di persone, potrebbero risultare interessanti per chi vuole compiere degli attentati. Sono soft target. Servono quindi maggiori controlli e presenza delle FFOO anche in questi luoghi per aumentare il livello di sicurezza. Bisogna esserne consapevoli. Però è fondamentale anche stare attenti a non far vincere il terrore che paralizza". Tra i migranti che arrivano con i barconi in Italia potrebbero esserci anche terroristi islamici? "Nessuno lo può escludere. Chiaramente vengono fatti tutti i controlli che bisogna fare in questi casi, soprattutto quando il livello di allerta aumenta. Ma è altrettanto evidente che più soggetti arrivano contemporaneamente e più il lavoro di analisi per capire con certezza chi si ha di fronte, se non vengono potenziati mezzi e personale, non potendo svolgersi in condizioni ottimali diventa difficile", conclude Stucchi.

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