Trovare la verità sull'uccisione di Giulio Regeni
«è un dovere di Stato». È quanto ha detto, secondo quanto si apprende
da fonti parlamentari, il premier Paolo Gentiloni in audizione oggi
davanti al Copasir. Il premier ha tra l'altro difeso la decisione di
mandare al Cairo l'ambasciatore Giampaolo Cantini anche per aiutare
l'indagine sul ricercatore italiano ucciso. «Gli interessi economici non
possono impedire l'accertamento della verità: questa è una
consapevolezza che il Governo ha mostrato di avere oggi», ha detto
Giacomo Stucchi, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza
della Repubblica (Copasir), dopo l’audizione del premier, che ha
risposto anche in merito alle inchieste giornalistiche che hanno
riferito di pagamenti da parte dell'Italia ai trafficanti di uomini per
bloccare le partenze dei migranti.Terrorismo, attenzione alta, ma non ci sono evidenze Il livello di attenzione contro il terrorismo, «è alto ma non ci
sono al momento evidenze», ha detto, a quanto si apprende da fonti
parlamentari, il premier Paolo Gentiloni. A dimostrazione del buon
lavoro di intelligence e della guardia alta dello Stato contro la
radicalizzazione, il premier ha detto che finora sono state 72 le
espulsioni preventive. Si chiedono pressioni sul governo egiziano «Noi - ha aggiunto Stucchi - abbiamo chiesto che l'Italia faccia
pressione sul Governo egiziano per avere la massima collaborazione».
Sono arrivate, ha aggiunto, «risposte con la trasmissione di
documentazione alle nostre autorità ma purtroppo la vicenda non trova
ancora soluzione ed io sono sempre stato dubbioso sul comportamento
delle autorità egiziane: vedremo quello che accade». Accordi con i capivillaggi «Accordi sono stati fatti dall'Italia non con i trafficanti - ha
detto Stucchi - ma con i rappresentanti istituzionali libici, che non
sono come da noi i sindaci democraticamente eletti, ma potremmo
definirli i capivillaggio, i referenti che gestiscono
amministrativamente quelle realtà». Si attendono elementi sulla scomparsa del legale della famiglia Regeni Quanto alla scomparsa di Ibrahim Metwaly, consulente legale della
famiglia di Giulio Regeni in Egitto, altro tema affrontato
nell'audizione, Stucchi ha osservato che «attendiamo ulteriori
elementi». Dopodomani si insedierà al Cairo il nuovo ambasciatore
italiano Giampaolo Cantini e, ha sottolineato il presidente del Copasir,
«è importante l'indirizzo che gli darà il Governo, dal quale potremo
avere la dimostrazione che si vuole ricercare la verità». Infine, ha
concluso, «vanno fatte valutazioni anche sull’Università di Cambridge»
che aveva commissionato a Giulio Regeni le ricerche che stava svolgendo.
Secondo Amnesty International il legale sarebbe stato fermato dalla
Polizia il 10 settembre all’aeroporto del Cairo, mentre stava per
imbarcarsi su un volo per Ginevra.
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