"Nessuno può escludere
altri eventi come quelli di Amburgo, anche se tutti i controlli vengono
effettuati. Siamo comunque nel campo delle possibilità e non delle
probabilità". Il presidente del COPASIR, senatore Giacomo Stucchi,
parla con Affaritaliani.it dei rischi di un
attentato terroristico dopo quanto accaduto in un supermercato di Amburgo, in
Germania. "Da noi non si è mai concretizzato, ad oggi, un fatto
di questo tipo così grave, ma non è possibile escluderlo a priori per il
futuro. I controlli da parte delle forze dell'ordine e dell'intelligence quindi
stanno funzionando, ma nessuno può dire che cosa accadrà domani". Ma da
quali paesi possono arrivare le persone più pericolose per la sicurezza
pubblica? "Più che paesi di origine e quindi di nazionalità parlerei dei
paesi dove questi soggetti pericolosi - spesso cittadini di altri Stati -
vivono, cioè dei paesi dove comandava o ancora comanda Daesh; la nazionalità è
quindi un dato relativo. Parliamo in sostanza di foreign fighters e returnees.
Si tratta quindi di chi è stato in Libia, Iraq e Siria. Da un punto di vista
della minaccia terroristica, però, la vera sfida è quella di individuare
preventivamente tutti coloro che, cercando di celare un passato nel quale sono
stati conniventi o addirittura, in alcuni casi, combattenti del Daesh,
potrebbero pensare di sfruttare le possibili difficoltà causate dai numerosi
afflussi di portata eccezionale sulle nostre coste per raggiungere i paesi
europei". In prospettiva non ci sono eventi mondiali di particolare
attenzione dal punto di vista della sicurezza a livello mondiale. "Dopo il
G20 di Amburgo ci sarà una pausa di alcuni mesi nei meeting internazionali di
natura delicata, fatto salvo per le Nazioni Unite a settembre, ma si tratta di
una sessione ordinaria", afferma Stucchi. E in Italia? "In tutti i
luoghi di aggregazione bisogna prestare massima attenzione e rispettare i
contenuti delle nuove norme di sicurezza. La certezza che non accada nulla nel
mondo occidentale di oggi non esiste, tutto è possibile. I luoghi da
attenzionare sono tanti e gli uomini e le donne chiamati ad operare sono
numericamente dimensionati per affrontare una situazione preventiva e di
intervento di tipo ordinario. Pur con tutta la buona volontà e il massimo
impegno più volte evidenziato da tutti gli operatori del comparto sicurezza,
che ha garantito fino ad oggi risultati positivi, serve ricordare che da tempo
viviamo momenti difficili e delicati e che per questo serve incrementarne
l'organico, i mezzi e le attrezzature". Secondo il presidente del COPASIR
"bisogna riportare gli organici al livello almeno del 2010, con un incremento
rispetto agli attuali componenti di circa di 20 per cento di tutte le forze
dell'ordine". Stucchi, che è un senatore eletto con la Lega, non risparmia
critiche alla gestione dell'immigrazione da parte del governo Gentiloni.
"Se facciamo entrare in Italia persone delle quali conosciamo l'identità,
la storia, il percorso di vita e le intenzioni di problemi non ce ne sono. Ci
potrebbero essere invece se si decide di far entrare chiunque, come avviene da
anni, in modo indiscriminato, solo perché sono arrivati sulle nostre coste.
Basterebbe un poco di buon senso. Nel nostro piccolo, nessuno apre senza remore
la porta di casa a sconosciuti, invitandoli ad accomodarsi, solo perché hanno
suonato al campanello".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento