In base alle informazioni in suo possesso, c'è il
rischio concreto che potenziali terroristi islamici arrivino in Italia con i
barconi? Ci sono già stati casi in tal senso? E quanti? "Non esiste
nessun caso accertato fino ad ora della presenza in Italia di potenziali
terroristi islamici arrivati sulle nostre coste sui barconi che attraversano il
Mediterraneo. La possibilità che gli uomini di Daesh utilizzassero questo
tipologia di trasporto era certamente remota in passato ma, probabilmente, lo è
meno oggi. Lo dimostra anche il recente arresto in Tunisia di un soggetto
pericoloso che cercava di raggiungere via mare l'Europa. Bisogna continuare a
tenere elevato il livello dei controlli e a monitorare attentamente ogni
singola situazione".Quanti
sono i cosiddetti "lupi solitari" pronti a colpire seguiti
dall'intelligence italiana? "Non è possibile dare una
risposta. I lupi solitari si attivano autonomamente, spesso senza condividere
con nessuno le proprie intenzioni e questo rende più difficile la loro
individuazione preventiva. Ad oggi però, parlando in generale, grazie anche al
prezioso lavoro svolto da chi opera nel comparto sicurezza, non vi sono
evidenze di specifiche e puntuali progettualità ostili riferite al nostro
Paese". L'intelligence
italiana è preparata per garantire la sicurezza dei cittadini ed evitare
attentati sul nostro territorio? "L'intelligence ricopre
un ruolo strategico a tal fine. Se fino ad ora l'Italia non è stata interessata
da eventi terroristici dalle conseguenze drammatiche lo si deve anche al grande
impegno profuso quotidianamente dalle nostre Agenzie, oltre che a quando viene
fatto, a valle, dalle Forze dell'ordine e dalle Procure". Il governo sta facendo abbastanza in
termine di prevenzione contro il rischio di attentati terroristici? "Io
credo che, in una logica di maggiore sicurezza complessiva, occorra potenziare
ulteriormente il controllo del territorio con nuove risorse, mezzi e
soprattutto personale. Inoltre è necessario capire con certezza chi è presente -
o cerca di entrare - nel nostro Paese, valutando la loro reale situazione e
allontanare tutti coloro che sono in Italia senza averne titolo ed in
violazione delle norme in vigore". Ritiene
che il burkini e il burqa debbano essere vietati anche in Italia? "Il
divieto di mostrarsi in luoghi pubblici con il volto coperto è previsto dalla
Legge Reale del 1975 quindi, a prescindere dagli aspetti religiosi della
questione, l'utilizzo del burka, che nasconde completamente il volto della
persona che lo indossa, non è consentito. Ma quello che più mi preme
sottolineare è che burka e burkini sono due "strumenti" di negazione
dei diritti delle donne. Sono la manifesta negazione di tante conquiste, la più
importante quella della parità tra uomo e donna, costate spesso anche la vita a
tante eroine nei secoli e nei decenni passati".
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