domenica 25 ottobre 2015

IL TEMPO - 25/10/15 - FONDI DEGLI IMMIGRATI AGLI ITALIANI PRONTA UN'INIZIATIVA PARLAMENTARE

Intervista a Giacomo Stucchi, presidente del Copasir.
«Ai miei cittadini italiani i soldi degli immigrati. Riempi il modulo per richiedere i 37 euro giornalieri». Era il 31 luglio scorso quando Il Tempo diede notizia dell'iniziativa di Fabrizio Sala, sindaco leghista di Telgate, comune della bergamasca, in Lombardia, che con una lettera scritta ai suoi cittadini li invitava «a compilare il modulo allegato» in modo da potersi «adoperare affinché lo Stato - si leggeva nella lettera - si faccia carico delle tue necessità e chiedere al Governo Italiano, anche per te, lo stesso trattamento economico di 37 euro giornalieri, che viene riservato a tutte le persone richiedenti lo status di profugo, che ormai quotidianamente arrivano nelle nostre regioni, grazie alle infelici operazioni Mare Nostrum, Frontex e ora Triton». Nelle settimane successive alla uscita dell'iniziativa il sindaco Sala spiegava che gli erano arrivate «numerose richieste, anche da cittadini di diversi comuni, da ogni parte d'Italia» e che altri sindaci si erano uniti all'iniziativa. L'obbiettivo: portare a Roma, in Parlamento, tutte le richieste di sostegno per i 37 euro recapitate dagli italiani in difficoltà. Oggi, a quasi tre mesi dall'iniziativa, a che punto è la situazione? Lo abbiamo chiesto al senatore della Lega Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, che sta seguendo l'iniziativa a livello nazionale. Senatore Stucchi, cosa farete di tutti i moduli di richiesta di sostegno che i cittadini italiani hanno inviato? Li consegnerete al Premier Renzi? «Ci sarà un atto di indirizzo politico, una mozione parlamentare od una risoluzione, stiamo valutando proprio in queste ore, condivisa anche con altri colleghi parlamentari». Con altri parlamentari, dice. Tutti leghisti o anche di altri partiti? «Si, certo, anche di altri partiti oltre a noi della Lega. Si tratta di colleghi parlamentari che ritengono prioritario far avere anche ai cittadini italiani indigenti un trattamento paritario, secondo il principio di uguaglianza previsto dalla nostra Costituzione, rispetto ai cittadini stranieri in difficoltà. Si tratta di allargare agli italiani un diritto che gli stranieri vedono riconosciuto, non di toglierlo agli immigrati. E guardi, glielo dico anche se non credo ci sia bisogno di sottolinearlo perché lo si vede giorno per giorno girando il nostro Paese, i cittadini italiani in difficoltà sono tanti». Lei che tempi prevede per arrivare ad una mozione (o risoluzione) e quindi far pronunciare la politica nazionale italiana, da destra a sinistra, sui 37 euro giornalieri da far avere agli italiani in difficoltà? «Come tempi stiamo verificando proprio in questi giorni e ci stiamo impegnando al massimo per riuscire a portare un testo (che sia mozione o risoluzione) in Aula e far pronunciare il Parlamento, entro dicembre, prima insomma della fine dell'anno. Portare la mozione in votazione prima delle vacanze di Natale sarebbe un segnale politico importante e il Governo, se si pronuncerà contro, dovrà argomentare il perché del suo parere contrario davanti a tutti gli italiani». Per domenica 8 novembre, a Bologna, il leader della Lega Matteo Salvini ha lanciato una manifestazione di liberazione dal Governo Renzi. Sara quella la giornata in cui lancerete anche la sfida politica nazionale sul tema dei 37 euro? «Per domenica 8 novembre a Bologna non è previsto un lancio ma non escludo affatto che nei due giorni precedenti, il 6 e il 7 novembre, possano esserci iniziative ed incontri con i cittadini per spiegare il perché e le ragioni di questa nostra battaglia politica che sta per arrivare a Roma».

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