giovedì 14 aprile 2011

IL SOLE 24 ORE - 14/04/11 - GIUSTIZIA "ARCHIVIATA", SPUNTA L' ASSE PDL-LEGA SULLA CRESCITA

«Non ci possiamo permettere di perdere Milano». È una sintesi efficace che va dritta al punto quella che fa Giacomo Stucchi, deputato bergamasco della Lega, molto vicino a Maroni e Calderoli, che vuole archiviare in fretta la giornata di ieri. «C'era il processo breve da votare, l'abbiamo fatto, la maggioranza ne è uscita rafforzata ma ora dobbiamo concentrarci sulle elezioni amministrative. E la campagna non si fa con la nuova prescrizione ma con le misure economiche. Ripeto: non ci possiamo permettere di perdere Milano. Berlusconi e Tremonti lo sanno». Basta evocare quella sfida meneghina per capire come nella maggioranza ci sia la piena consapevolezza che ora vanno accantonate le battaglie del premier per ragionare davvero sulla priorità economica. È così che ora il pressing del partito di Bossi ma anche del Pdl si fa più forte sul ministro dell'Economia. E il programma di riforme presentato ieri viene considerato solo un assaggio. In realtà, nella maggioranza – e nel Carroccio – ci si aspetta qualche misura ad hoc per le piccole e medie imprese, partite Iva e artigiani a ridosso del 15 maggio, quando la bufera sul processo breve sarà lontana e i riflettori potranno essere tutti puntati sull'economia. Il Carroccio ci conta vista anche la sintonia con «l'amico Giulio».Pierluigi Bersani non ci crede. Non crede che davvero quella bassa crescita inchiodata all'1%, di cui ieri ha parlato di nuovo il Governatore Mario Draghi, diventi la priorità di Silvio Berlusconi. «Non lo è mai stata e dunque non mi aspetto che lo diventi adesso. L'economia per Tremonti e questo Governo è solo una technicality, qualcosa di cui non si discute perfino in consiglio dei ministri, figuriamoci in Parlamento. Abbiamo visto la creazione di una nuova Iri con un emendamento a un decreto, cose mai viste». Il leader del Pd scuote la testa mentre alla buvette consuma in fretta il suo pasto tra una votazione e l'altra sul processo breve. Forse ci saranno regali sotto elezioni? Forse la Lega farà pressing su Tremonti? «Forse. Ma finora da Bossi e dai lumbard ho sentito solo mugugni. E col mugugno – risponde il segretario – non si va da nessuna parte. Nemmeno con il loro elettorato del Nord».Lo scetticismo di Bersani si accompagna a quello dell'Udc dove non credono si faranno «interventi seri, semmai propaganda elettorale». La pensa così Gianluca Galletti, vice di Pier Ferdinando Casini alla Camera con la delega all'economia: «Ci proveranno di sicuro a fare qualcosa a ridosso delle amministrative – è la sua convinzione –. Prenderanno qualcosa dal programma di riforma di Tremonti per dare qualche segnale ma non funzionerà. Senza soldi non si può affrontare il tema della crescita». Certo, l'Udc seguirebbe il suo profilo di "opposizione repubblicana" nel dare il via libera a eventuali misure economiche. «Ci mancherebbe altro. Dopo aver usato il Parlamento un mese per il processo breve, ci farebbe piacere – dice Galletti – stare tra i banchi per esaminare qualcosa di utile al Paese, che affronti i problemi reali della gente. Non vediamo l'ora».Anche nel Pdl tira un'aria diversa. La morsa su Giulio Tremonti sembra meno stringente. «Oggi (ieri, ndr) lui era meno rigido, più dialogante con tutti. Credo che dopo la fase del rigore ora si avvierà quella del rilancio». Parlava così Osvaldo Napoli, vicepresidente del Pdl alla Camera, dopo le votazioni sul processo breve. Un voto che rafforza il premier – al momento – soprattutto dopo l'episodio dello scrutinio segreto che ha portato in dote sei voti in più al Cavaliere. E allora anche alla luce di un premier rafforzato, sembrava più facile ieri immaginare cordoni della borsa più lenti. «Dopo aver salvato i nostri conti, ora Tremonti darà uno stimolo al Pil. Senza contare che ora ci saranno due test importanti: Milano e Napoli. Dall'esito di queste due città dipenderà la maggiore o minore forza di Berlusconi e della sua legislatura», pronosticava sempre Napoli che, come tutti nella maggioranza, si aspetta misure proprio per affrontare un voto amministrativo che è in salita. Osvaldo Napoli (Pdl)Per il vicepresidente alla Camera del Popolo della libertà «dopo aver salvato i nostri conti, ora Tremonti darà uno stimolo al Pil»Napoli ricorda contare che a maggio ci saranno «due test importanti»: il voto amministrativo a Milano e Napoli. «Dall'esito di queste due città dipenderà la maggiore o minore forza di Berlusconi e della sua legislatura»Giacomo Stucchi (Lega)Deputato bergamasco del Carroccio molto vicino a Maroni e Calderoli, pensa che la maggioranza sia più forte dopo la giornata di ieri ma avverte: «Ora dobbiamo concentrarci sulle elezioni amministrative. E la campagna non si fa con la nuova prescrizione ma con le misure economiche. Non ci possiamo permettere di perdere Milano. Berlusconi e Tremonti lo sanno»

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