mercoledì 17 dicembre 2008

CORRIERE DELLA SERA - 17/12/08 - PENDOLARI, I DISASTRI DEL NUOVO ORARIO

Anche ieri treni soppressi e vagoni sovraffollati. Ritardi raddoppiati sulla Milano-Lecco Per il secondo giorno treni soppressi, disagi e ritardi. I pendolari alla Regione: «Noi non molliamo» MILANO — Ritardi raddoppiati sulla Milano-Lecco. Un treno bloccato per sovraffollamento a Treviglio centrale («sono riuscito a salire e ho avuto un viaggio molto intimo » scrive Giovanni Ponti). Sovraffollamento anche sulla linea da-per Brescia con il treno delle 6.52 per Milano ridotto da 11 a 5 carrozze e il 7.32 «ristretto» da 9 a 7. Rita, che parte da Rho per andare al lavoro a Brescia, ha impiegato 3 ore per 110 km; ma è andata anche peggio a Elena che, partita dal capoluogo per Crema, 45 km, è arrivata a destinazione solo 2 ore e 20' dopo.«Dopo il lunedì nero, ecco il martedì grigio», ha commentato l'assessore regionale Raffaele Cattaneo, che è tornato a chiedere a Trenitalia di avere per i pendolari le stesse attenzioni usate per l'Alta velocità. «Continua il nostro monitoraggio» aggiungono dal Pirellone: e dagli uffici di Cattaneo, da lunedì, parte anche l'e-mail di risposta ai numerosi messaggi con cui i pendolari danno testimonianza dei disastri combinati con questo nuovo orario. Non che i viaggiatori non apprezzino: «ma se le nostre osservazioni in fase di riunione in Regione fossero state valutate con più attenzione, forse non saremmo qui a discutere» dice dal Comitato dei bergamaschi Christiane Grandin. Se il Codacons chiede alla Regione di chiudere il portafoglio finché «non ci saranno miglioramenti » e il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati (come anche il consigliere regionale del Pd Stefano Tosi) chiede che a gennaio tutti i pendolari abbiano l'abbonamento gratis, il portavoce dei comitati viaggiatori, Giorgio Dahò ha dato l'assenso a questo nuovo orario ignorando il parere contrario dei pendolari ai quali «ritardi e disagi costano due milioni di euro al giorno».Chiedono, tra l'altro: revisione degli orari su ogni linea; un bonus straordinario, ossia la proroga dell'abbonamento di dicembre a tutto gennaio; nuove regole per le penali e il calcolo del bonus nel nuovo contratto di servizio tra Regione e Trenitalia. Anche Cgil, Cisl e Uil chiedono la riapertura del confronto; mentre il sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, chiede un «tavolo tecnico». Reclama un supplemento di confronto anche Ariella Borghi, sindaco di Treviglio, che lunedì ha ottenuto una fermata in più alla stazione Ovest per i pendolari diretti a Bergamo; presentano un'interrogazione i leghisti Giacomo Stucchi ed Ettore Pirovano; chiedono sconti del 50% su tutti gli abbonamenti «per i pendolari trattati come bestie » i consiglieri regionali Carlo Monguzzi (Verdi) e Pippo Civati (Pd).A sera, dal presidente Roberto Formigoni, arriva la conferma: «se non si troverà una soluzione ai problemi dei treni per i pendolari, la Regione Lombardia è pronta a ricorrere alla forma di protesta più eclatante». Che sarebbe lo stop al Freccia Rossa. Ma tra i pendolari sono tanti i disillusi: «Ma pochi giorni prima si era presentato in pompa magna all'inaugurazione dell'Alta Velocità. Perché non ci ha pensato subito a fare un'iniziativa clamorosa? », scrive il viaggiatore Lorenzo Marconi su «Bergamo news». Oggi si riparte.Laura Guardini

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