Presidente Stucchi, la possibilità che alla guida del
Nucleo per la Sicurezza Cibernetica venga nominato Marco Carrai, vecchio amico
del Premier Renzi, allarma il mondo politico. Lei cosa ne pensa?"Sarebbe difficile giustificare sul piano della
logica e delle opportunità una scelta basata prioritariamente sull'amicizia
personale. Certamente se pensiamo agli attacchi che vengono portati a strutture
strategiche utilizzando la rete, ai
grandi movimenti di denaro, che oggi avvengono premendo il tasto di un
computer, alla verifica di tutti quei
traffici che su internet sono molto
redditizi ma veramente aberranti, si può
avere un’idea di quanto sia importante per un Paese la sicurezza cibernetica. Oggi il governo vuole dare attuazione alle
disposizioni del Decreto Monti del Gennaio 2013. Questo peró deve essere fatto
avvalendosi di soggetti in possesso di competenze specifiche, di alto livello,
che hanno solo determinate persone da anni attive nel comparto. Per fortuna da
alcuni anni i nostri servizi, Aise e Aisi, seguendo delle precise direttive, si
occupano anche di questo". Quindi affidare
un incarico così delicato ad un manager che si occupa con una sua società di sua proprietà di sicurezza informatica
significherebbe in sostanza privatizzare un settore strategico e quanto mai
sensibile dell'apparato statale che già funziona?"È uno dei possibili
pericoli. Per questo bisogna essere molto vigili. Diciamo che al di là della
persona, bisognerà vedere cosa andrà a fare, se dovesse essere chiamato". Ma mettere tutte le attività di sicurezza
sotto il controllo della Presidenza del Consiglio, non va contro lo spirito
della Riforma che ha dato vita al Copasir, dopo le deviazioni e gli scandali del passato?"La
riorganizzazione del 2007 ha permesso di
avere una struttura snella, agevole, efficace, che ha funzionato a prescindere
da momenti di “debolezza”, magari molto marcata, degli esecutivi che guidavano il Paese. Nessun governo,
quindi, può prescindere dalla necessità di avere persone forti, preparate e qualificate tra i soggetti
che guidano i Servizi nelle posizioni apicali. La scelta del Governo però non
va contro la 124/2007 ma ne attua un pezzo disciplinato da un DPCM di Monti del
2014. Il problema sarà vedere come questo avverrà. Per ora il Comitato non ha
ancora avuto informazioni specifiche in merito." Ma comunque vi occuperete del caso Carrai? "Nel rispetto delle sue prerogative il
Copasir, se la cosa dovesse concretizzarsi sotto una forma che evidenzi profili
di propria competenza, assumerà le decisioni che riterrò più opportune. Per ora in via preventiva abbiamo deciso di
affrontare il tema nelle prossime riunioni."Fra poco tempo verranno
pensionati e sostituiti anche i vertici di Polizia, Guardia di Finanza e AISI,
l'agenzia per la sicurezza interna. Non c'è il rischio di una eccessiva
concentrazione di potere nelle mani del Premier Renzi?"Per le posizioni
apicali di tutti questi organismi la scelta tocca al governo. Ma il punto è che
su queste scelte, proprio per la loro natura delicata, ci deve essere una
consultazione con le opposizioni. Consultazione non trattativa o, peggio,
spartizione. Perché i prescelti devono godere della massima fiducia e stima
derivanti da quanto hanno dimostrato di saper fare."Attualmente Forza Italia non è presente nel COPASIR e rivendica una
rappresentanza. Lei è d'accordo? "Sul piano politico e istituzionale è
giusto che tutti i gruppi parlamentari abbiano il loro rappresentante in seno
al Copasir. Sul piano prettamente regolamentare auspico che il governo trovi al
più presto una soluzione al problema."
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