1)Ci lasciamo alle spalle un anno di terrore. Ma anche il 2016
è cominciato all'insegna del sangue: dalla Turchia all'Indonesia fino a Burkina
Faso. L'Italia è fuori dalla rotta del terrorismo? No, non sarei così perentorio. Sbaglia chi dice cjhe accadrà
sicuramente qualcosa, sbaglia chi dice che non accadrà nulla. La minaccia è
concreta, solida significativa: dobbiamo lavorare sodo per impedire che diventi
cronaca di sangue nelle nostre città, tra la nostra gente. Non ne sentiamo
proprio il bisogno soffriamo abbastanza nel vedere ciò che accade altrove. Parigi
è a un passo da noi, non dimentichiamolo.
2)Già, Parigi. Come si spiega l'accanimento terroristico
contro la Francia? Faccio spesso l'esempio della "Torre Eiffel": in
Francia gli immigrati arrivano credendo di essere in credito nei confronti
dell'Europa, si aspettano di andare a vivere sugli Champs Elisees, ma poi
finiscono nelle banlieue e lì si accorgono di vivere peggio di prima. Questo provoca
rabbia e genera una violenta ostilità verso il Paese che li ospita.
3)Lei si è detto convinto che l'Italia in caso di
bombardamenti all'ISIS in Iraq e Siria rischierebbe grosso.
Mi pare che l'ultimo video di al Qaeda con nuove minacce
all'Italia vada in tal senso. Quando i terroristi dicono: "Voi italiani vi
morderete le mani pentendovi di essere entrati in Libia e ne sarete umiliati. Avete
occupato tripoli e ve ne pentirete" lanciano un messaggio chiaro e forte. Un
messaggio di vendetta. Guai a snobbare il delirio dei terroristi.
4)Lei è a capo del Copasir. A voi si chiede un lavoro di
prevenzione. Servizi segreti al lavoro da tempo?
Garantisco sullo sforzo della nostra intelligence per
prevenire ogni situazione di rischio. Naturalmente lavorare per prevenire non
vuol dire sventare ogni rischio. Peraltro ritengo che la minaccia vera sia
rappresentata dai cosiddetti "lupi solitari", sganciati
strategicamente dalla galassia globale, ma pronti ad attivarsi in modo
autonomo, pronti a colpire. E', come dire, un terrorismo molecolare difficile
da monitorare, imprevedibile. Ed è quindi un lavoro immane svolgere i necessari
controlli.
5)La sento più prudente del ministro Alfano...
Sono prudente per natura ma è indubbio che l'Italia è
particolarmente attrattiva: ciò è dovuto alla presenza nel nostro paese di
importanti punti di riferimento della religione cristiana. In tal senso i
cosiddetti obiettivi sensibili non mancano.
6)Il nodo rovente del terrorismo viene spesso associato al
fenomeno dell'immigrazione. Lei condivide?
Più aumenta il numero degli immigrati e più cresce la
difficoltà nell'effettuare controlli. Se l'arrivo di un numero limitato di
migranti garantisce il controllo della loro identità, e quindi l'individuazione
di eventuali criminali, l'arrivo in massa di tanti individui nello stesso
giorno complica questo lavoro, e fa diminuire il livello di certezza.
7)Ricordo la sua provocazione dello scorso anno: mettere su Facebook
i numeri delle prefetture italiane. Con un suggerimento: "chiamatele per
avere risposte sui clandestini".
La prefettura dovrebbe essere al servizio dei cittadini che
pagano le tasse. E' un loro diritto sapere chi accogliamo, dove, quando e per
quanto tempo e quanti soldi sono sottratti al territorio per ospitare i
clandestini.
8)Ma che cosa si potrebbe fare per controllare la gestione
delle frontiere?
Bisogna assolutamente fermare gli sbarchi, impedendo le
partenze dalla Libia. Perchè se è vero che è difficile che il barcone venga
utilizzato come strumento per raggiungere l'Europa il discorso è diverso se
parliamo invece di terroristi con una preparazione limitata, su cui le
organizzazioni terroristiche hanno investito poco, al momento quella dei
barconi non è una vera e propria minaccia. Diciamo che mi preoccupa molto di più
la rotta balcanica. Transita anche attraverso paesi dove l'Islam è ben
radicato. La rotta balcanica è la più pericolosa.
9)E che mi dice degli italiani che partono verso la Siria o
l'Iraq per aderire all'Isis?
Il fenomeno esiste. Il numero viene aggiornato
settimanalmente. Per quanto riguarda i cittadini italiani, dunque persone con il
passaporto italiano, il numero dei foreign fighters è molto al di sotto delle
cento unità. Non tanti, ma neppure pochi....
10)I ministri degli interni europei hanno raggiunto un accordo
per la condivisione dei dati dei passeggeri aerei in entrate e in uscita
dall'Ue. Nomi, contatti e carte di credito saranno a disposizione
dell'intelligence di tutti i paesi europei per sei mesi e verranno conservati
per 4 anni e mezzo, una misura efficace?
Per noi l'importante è accedere alle liste di passeggeri,
perchè se ci sono segnali che un soggetto non può volare, ad esempio, sui cieli
francesi o tedeschi è giusto che anche l'Italia lo sappia per impediglierlo, se
è il caso.
11)Da una recente indagine Eurispes è emerso che i cittadini
italiani si fidano della nostra intelligence. Fanno bene?
Certo. Ma guai a cullarsi sulle statistiche. All'intelligence
servono più risorse, sia umane sia tecnologiche: non si fanno intercettazioni
con la lettera 22 Olivetti, quando dall'altra parte abbiamo chi fa centomila
tweet al giorno. Dobbiamo migliorare la performance dell'Intelligence e
prevedere maggiori poteri di controllo per il Copasir. Per fare questo dobbiamo
lavorare tutti insieme. E oggi stiamo lavorando al meglio.
12)Siamo nel Varesotto. Qui è nata Greta Ramelli, una delle due
ragazze rapite in Siria e per la cui liberazione sarebbero stati pagati 12
milioni. Se fosse dimostrato?
La cifra di 12 milioni di euro di cui si è parlato mi sembra
esagerata sulla base delle informazioni in mio possesso. Ma se quel riscatto
fosse stato pagato, beh sarebbe inaccettabile. Quei soldi potrebbero venire
usati (o già stati usati) per comprare armi. Quindi cedere alle richieste
economiche dei terroristi sarebbe stato sicuramente un errore. Pagare è come un
cane che si morde la coda e non va bene, se facciamo capire di essere
disponibili a pagare diventiamo il bancomat dei terroristi.
13)Tempo fa si era prodotto in una critica alle operazioni
finanziarie che portavano capitali stranieri a scalare aziende italiane. Perchè?
La mia è una preoccupazione. Quando si parla di cedere quote
importanti di importanti infrastrutture del nostro paese - ad esempio le reti
energetiche - a soci stranieri è bene andare co i piedi di piombo. Bisogna valutare
ogni singolo dossier con particolare attenzione. Ne vengano analizzati i
vantaggi, ma anche le ripercussioni.
14)Quindi una contrarietà di massima all'arrembaggio economico
degli investitori stranieri...
No, no. Vorrei fosse chiara una cosa: è giusto attrarre gli
investitori stranieri, ma bisogna evitare che scelte sulla carta oggi felici
possono rivelarsi, col passare degli anni ( e dei governi) controproducenti.
15)Perchè i governi?
Perchè mi sembra che la tendenza comune sia quella di fare
cassa. E questo non va bene. Ma il vero discrimine è sul tipo di investimento. Bisogna
chiarire se questi nuovi investitori/soci sono interessati ad un investimento
puramente finanziario oppure se vogliono avere voci in capitolo sulle scelte
gestionali e quindi avere un peso di condizionamento sulle politiche del nostro
Paese in termini di approvvigionamento, autonomia e sicurezza energetica.
16)E Renzi? Sta davvero rilanciando l'Italia?
Renzi ha impantanato il Parlamento per due anni in
un'attività legislativa che ha visto in primo piano le riforme costituzionali,
certamente necessarie ma mai veramente prioritarie rispetto alle esigenze del momento,
e rischia adesso di fare altrettanto per i prossimi mesi con questioni come
quelle della "stepchild adoption". Intanto, sul fronte economico, la
ripresa dell'occupazione è ancora lenta e di questo passo per recuperare i
posti di lavoro persi con la crisi ci vorranno decenni.
17)E la Lega come sta?
Benissimo. Se c'è un movimento politico che è sempre stato
coerente, dentro e fuori il Parlamento, nel contrastare l'azione del governo Renzi
è la Lega. Non certo il Movimento 5 Stelle.
18)L'ultimo libro letto?
I colori dell'Intelligence. Un viaggio divertente nel mondo
dei servizi segreti, raccontati attraverso i disegni degli umoristi, le pagine
dei narratori e i frames di film che hanno fatto epoca.
19)L'ultimo film visto?...
Il ponte delle spie, con un grande Tom Hanks.
20)L'ultimo errore fatto....
Quello che farò domani.
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