giovedì 11 aprile 2013

L'ALTRO QUOTIDIANO.IT - 11/04/13 - CANDIDATURE AL QUIRINALE DA MUTI ALLA BONINO PASSANDO PER IL WEB

di Francesco Maria Provenzano
 
Sono quasi le ore 9.30 di martedì 9 aprile, prendo un caffè alla buvette di Palazzo Madama e vado in Sala Stampa per un aggiornamento sulle agenzie e sui quotidiani, uno sguardo anche al francese Le Monde, che si occupa della situazione politica italiana, poi mi sposto nel Salone Garibaldi dove incontro molti senatori come Francesco Palermo del gruppo delle Autonomie, Floris e Viceconte del Pdl, mentre l’Aula ha appena svolto l'informativa del governo sugli interventi adottati in materia di tributi comunali sui rifiuti e sui servizi (la famosa e temuta TARES). Nella poltrona vicino alla finestra centrale c’è il senatore siracusano del Pdl Bruno Alicata che prende appunti. Gli chiedo a bruciapelo chi vorrebbe al Quirinale. Risposta: «Caro Provenzano, condivido in pieno l’idea lanciata da Vittorio Sgarbi e ripresa da Paolo Guzzanti di esprimere come candidato alla Presidenza della Repubblica il maestro Riccardo Muti, nome assolutamente impegnato non solo nel mondo culturale, nel quale è una eccellenza universalmente riconosciuta, ma anche in quello sociale. La sinistra e i suoi intellettuali organici, nonché depositari delle certezze, non potrebbero contestare questa figura, in quanto credo che la cultura non è appannaggio esclusivo della sinistra». Arrivo in Senato la mattina di mercoledì 10 aprile, l’Aula ha discusso e dato il via libera unanime, con modificazioni, al decreto-legge n. 24 recante disposizioni urgenti in materia sanitaria (ddl n.298); il provvedimento passa ora all'esame della Camera. Inoltre il Consiglio di Presidenza ha adottato tagli per 4 milioni e 600 mila euro annui, come la riduzione dell'indennità di carica e della dotazione economica per la segreteria, dimezzamento del contributo per le attività di rappresentanza e soppressione del rimborso delle spese di telefonia per i componenti del Consiglio di Presidenza e per i presidenti di Commissione. Sono queste le misure adottate mercoledì 10 aprile, all'unanimità, dal Consiglio di Presidenza del Senato. Tali interventi, che si aggiungono alle decisioni già assunte dal presidente Grasso in relazione alla sua dotazione ridotta del 50%, comporteranno una riduzione della spesa complessiva di circa 4 milioni e 600 mila euro circa all'anno, pari ad un decurtamento del 32% degli stanziamenti previsti per tali voci. Nel frattempo la Commissione speciale prosegue l'esame dello schema di decreto n.1 "Lavoratori esodati". La Commissione ha in agenda anche l'esame dello schema di decreto n.2 "Otto per mille Irpef a diretta gestione statale". Prima dell’inizio dei lavori dell’Aula incontro nel Salone Garibaldi il senatore cosentino del M5S Nicola Morra e gli chiedo quale sarà l’atteggiamento che assumerà il suo movimento il 18 aprile per eleggere il nuovo capo dello Stato. Ecco la sua risposta quasi lapidaria: «Le candidature saranno scelte dalla rete in chiave democratica come già asserito. Per cui sul blog si inizierà a mettere in atto quella democrazia diretta e partecipata di cui siamo alfieri. Personalmente mi piacerebbe un candidato giovane e donna, che incarni dignità ed elevata moralità. Penso -l'ho già postato su Facebook - a Roberta de Monticelli». Nel pomeriggio incontro nel corridoio dei busti il senatore della Lega Nord e vice segretario federale Giacomo Stucchi. Ci sediamo sul divano di velluto rosso di fronte alla fila dei busti di marmo di Vittorio Emanuele III, Cadorna, Paolo Thaon di Revel, Armando Diaz e Carlo Alberto, avendo alla nostra sinistra il busto di bronzo di Emanuele Filiberto duca d’Aosta e alla destra Amedeo di Savoia Aosta duca degli Abbruzzi. Gli chiedo qual è la posizione del suo partito sulla formazione del governo e sul prossimo presidente della Repubblica. Risponde: «La formazione di un governo di legislatura, che agisca subito per far ripartire l'economia e che possa dialogare con la costituenda macroregione del Nord, è l'obiettivo prioritario della Lega. L'impressione, però – aggiunge - è che Bersani sul governo abbia ancora intenzione di giocarsi tutto con il nuovo presidente della Repubblica, magari con un nome gradito al M5S. Noi al contrario ribadiamo la necessità di arrivare prima ad una scelta largamente condivisa del nuovo Capo dello Stato e poi alla formazione di un governo sostenuto da una larga base parlamentare».. Verso sera alla fine della seduta all’uscita dell’Aula fermo il senatore del Psi Riccardo Nencini e gli chiedo chi voterà per il Capo dello Stato. «Il prossimo Capo dello Stato – mi risponde - dovrà unire all'autorevolezza forti connotati europeisti, essere garanzia per l'Europa e un innovatore dell'Unione Europea. Dovrà essere scelto coralmente dal Parlamento, senza preclusioni di schieramento. Meglio se avesse già avuto esperienze istituzionali di rilievo. Emma Bonino rappresenta una sintesi virtuosa di tutti questi fattori. La sua storia personale e politica è una storia fatta di battaglie condotte per la libertà, civiltà e laicità di questa Italia. Battaglie condivise, negli anni, anche con il Psi. E’ una donna che può assumere, autorevolmente, le funzioni di garanzia di cui il Paese ha bisogno. Un ‘nome’ che può incarnare con dignità i principi di democrazia della Costituzione. Il Psi sosterrà con convinzione e determinazione Emma Bonino al Quirinale». L'Assemblea torna a riunirsi martedì 16 aprile alle ore 16,30 per discutere la mozione n.7 sull'istituzione della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani.

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