sabato 16 gennaio 2010

IL GIORNO BERGAMO - 16/01/10 - NUOVA PROTESTA DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO GIUDIZIARIO

NUOVA PROTESTA del personale amministrativo giudiziario della Procura della Repubblica di Bergamo che, attraverso una lettera aperta, lancia l’ennesimo allarme contro la cronica e pesante carenza di uomini che affligge il proprio organico. «I lavoratori - si legge nella missiva - dichiarano il proprio malcontento e il dissenso contro la propria amministrazione, che dopo dieci anni di trattative è riuscita ad elaborare un contratto integrativo che demansiona e dequalifica il proprio personale giudiziario. I lavoratori invitano il ministro della Funzione Pubblica a verificare le loro condizioni di lavoro, le loro buste paga (circa 20 mila euro medi annui lordi) e lo invitano a leggere l’ultima relazione ispettiva che riconosce a questo ufficio costanti miglioramenti, mettendo in evidenza una notevole organizzazione, improntata a criteri di funzionalità, efficienza e capacità di innovazione». Sulla vicenda sono intervenuti i parlamentari bergamaschi della Lega, Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli, che hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta ai ministri della Giustizia, della Funzione Pubblica, del Lavoro e Politiche sociali. «I lavoratori della Procura della Repubblica - sottolineano nel documento gli esponenti lumbard - hanno reso noto attraverso la diffusione di una lettera aperta la situazione in cui versa il personale amministrativo giudiziario. Gli stessi lavoratori dichiarano all’unanimità il proprio malcontento e il dissenso contro la propria amministrazione, la quale ha formulato un contratto integrativo che demansiona e dequalifica il personale. Tali lavoratori, inoltre, sostengono che tutti gli altri settori del pubblico impiego hanno avuto una riqualificazione, che consiste in un riconoscimento economico e professionale del lavoro svolto». «Chiediamo - concludono i parlamentari del Carroccio - di verificare la sussistenza di quanto esposto dai lavoratori della Procura della Repubblica di Bergamo, al fine di una eventuale riformulazione del contratto che, secondo quanto sostenuto dagli stessi nella lettera aperta, li vedrebbe fortemente penalizzati rispetto a tutti gli altri dipendenti dei settori pubblici”.

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