mercoledì 25 settembre 2013

CORRIERE DELLA SERA - 25/09/13 - Telecom, allarme del Copasir: «Sicurezza nazionale in pericolo»

La cessione del controllo di Telecom agli spagnoli di Telefonica «pone seri problemi di sicurezza nazionale, visto che la rete Telecom è la struttura più delicata del Paese, attraverso cui passano tutte le comunicazioni dei cittadini italiani ed anche quelle più riservate». A lanciare l'allarme all'agenzia Ansa è il presidente del Copasir Giacomo Stucchi. Allarme compreso dal premier Letta, in visita negli Stati Uniti: «Ci sono poi gli asset strategici, come la rete, che non vogliamo perdere», ha detto Enrico Letta, parlando a Bloomberg Tv. Della loro importanza, «siamo molto consapevoli e vogliamo seguirne lo sviluppo, perché non vogliamo perdere questi aspetti strategici dell'operazione. Non è un problema di nazioni, ma un problema di interessi strategici», ha concluso. LA RETE- Dunque l'allarme del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica è sulla rete Telecom, che deve far capo allo Stato: «Questo deve accadere e controlleremo che ciò accada. Se l'indirizzo del Governo è questo, sarà condiviso dal Comitato e faremo di tutto perché ciò avvenga veramente», afferma Stucchi, senatore della Lega Nord. Il presidente del Copasir ha aggiunto che «è necessario appurare quel che sta accadendo ed è opportuno che Giampiero Massolo (direttore del dipartimento delle informazioni per la sicurezza, ndr) venga a riferire al Copasir sui dettagli dell'operazione» che ha portato la spagnola Telefonica al controllo di Telecom «e sulle problematiche che possono discenderne in termini di sicurezza». LA GOLDEN SHARE - Intanto il viceministro dello Sviluppo Economico, Antonio Catricalà, a margine di un'audizione in commissione al Senato su Telecom Italia risponde ai cronisti sulla possibilità di utilizzo della Golden share: «Per la verità da diversi giorni stiamo lavorando a questo regolamento e a quello sulle strutture strategiche di carattere difensivo e di sicurezza. Non siamo giunti a una definitiva conclusione. Le decisioni spettano al presidente Letta, aspettiamo che rientri dagli Usa». Il premier riferirà alla Camera martedì mattina. Per giovedì 26, invece, è prevista l'audizione in Senato del presidente della Consob Giuseppe Vegas. «ABBIAMO LE MANI LIBERE» - Catricalà ha anche aggiunto: «Sul piano tecnico abbiamo lavorato tanto, ma ormai è una decisione di carattere politico, di vertice». In ogni caso, «la parte buona di una medaglia che non si presenta buona» è che «come non hanno detto niente a Bernabè così hanno fatto con noi, volevano farla nel loro legittimo privato - ha concluso - Siccome non siamo stati informati abbiamo le mani libere, perché nessuno ha detto sì». TITOLO AL -4,6% IN BORSA - Nel frattempo i mercati non hanno reagito bene. Il titolo è stato sospeso per eccesso di ribasso, era arrivato a perdere quasi il 5%, ed è entrato in asta di volatilità. Riammesso alle contrattazioni, cede alla chiusura di Piazza Affari il -4,6%. In ribasso le azioni collegate anche all'estero: in Brasile Tim, dopo aver guadagnato martedì circa il 10%, corregge circa del 5%; a Madrid Telefonica perde lo 0,31%. Intensi gli scambi, pari a 221 milioni di pezzi passati di mano a fronte dei 162 milioni di media in un'intera seduta dell'ultimo mese. I PICCOLI AZIONISTI - Nel frattempo si muove l'Associazione dei piccoli azionisti Telecom (Asati), che chiede nuovamente la convocazione di un'assemblea straordinaria per l'aumento di capitale da 3 miliardi euro, riunione a cui dovranno partecipare «tutti i principali azionisti, fondi italiani ed esteri», «per superare il blocco previsto di Telco». Inoltre, invita tra gli altri il governo ad approvare «celermente» i regolamenti attuativi per la «Golden Power», e la Consob e la Sec a controllare che gli accordi tra i soci Telco non aggirino l'obbligo di opa. Qualora queste azioni non venissero adottate, «Asati si attiverà presso tutte le Autorità nazionali e internazionali, non ultima la magistratura e il Tribunale Europeo di Straburgo per i diritti dell'uomo, per denunciare tutti quei consiglieri che nel corso del prossimo cda del 3 ottobre possano ledere con le loro decisioni, supportando Telco, gli interessi di tutte le minorities, dei livelli occupazionali, anche in riferimento a tutti i dipendenti azionisti in servizio e in pensione». ZANONATO-SINDACATI - Tra le reazioni alla vendita di Telecom anche quella dei sindacati. Con una lettera i segretari generali dei sindacati, Camusso, Bonanni e Angeletti, chiedono un incontro urgente su Telecom al ministro per lo sviluppo economico, Flavio Zanonato. «Li incontro volentieri» ha risposto il ministro in un tweet.

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