giovedì 5 maggio 2011

AGENPARL - 05/05/11 - BIRRA:PARLAMENTARI IN VISITA ALLA BIONDA PERONI

"La birra non può far male. L'acqua sì". Le parole del direttore dello stabilimento romano della Peroni, Luigi Sironi, fanno da spot, tra il serio e il faceto, alla visita del Club parlamentari amici della birra. In collaborazione con Assobirra, col direttore Filippo Terzaghi ed il suo vice Andrea Bagnolini, l'associazione presieduta dal leghista Giacomo Stucchi ha reso omaggio all'azienda che da 165 anni fa bere gli italiani. "Siamo un'associazione nata da circa un anno - fa sapere l'esponente del Carroccio - ma contiamo già quasi un centinaio di parlamentari iscritti a questo progetto di orgoglio nazionale e valorizzazione di un prodotto che, obiettivamente, ormai contraddistingue il made in Italy agroalimentare". Oltre 4,5 milioni di ettolitri all'anno, 900 milioni di euro di fatturato, sedi succursali a Bari e Padova, la più famosa birra italiana si sta allargando oltre confine: uno dei brand, Nastro Azzurro, sta rosicchiando il mercato che una volta apparteneva a Germania e Danimarca su tutti. Peroni esporta in 60 Paesi esteri, principalmente Stai Uniti, Polonia e Canada. "Per noi è un onore ospitare Gli amici della birra - esordisce durante il buffet di benvenuto l'amministratore delegato di Peroni, lo spagnolo Alfonso Bosch - perché ciò testimonia l'attenzione al nostro settore da parte dei parlamentari. Siamo una grande realtà internazionale, capace di dar lavoro a 136 dipendenti fissi, più un incremento occupazionale del 20% nei periodi estivi, quelli di maggior produzione e commercializzazione". Accompagnati rigorosamente da hostess bionde, come la migliore tradizioni pubblicitaria della ditta birraia, la delegazione parlamentare visita lo stabilimento, attraverso i padiglioni adibiti alla produzione. "La nostra azienda segue precisi standard di ecosostenibilità - assicura il direttore romano Sironi - addirittura producendo energia in loco, che viene messa in rete in inverno ed utilizzata in estate". Poi la frase ad effetto, tra applausi e sorrisi: "La birra non può far male. L'acqua sì". Uno scherzo, ma non troppo: "Nel 1200 a Bruxelles si stava diffondendo l'epidemia di peste - spiega Sironi - e il vescovo Arnoldo intuì prima degli scienziati che la diffusione potesse dipendere dall'acqua contaminata. Così ordinò che la gente bevesse solo birra. Arloldo riuscì a porre un freno alla pestilenza e oggi è il santo protettore dei bevitori di birra". Leggenda a parte, Sironi precisa: "La birra non ospita batteri patogeni, perché contiene alcol, è acida, priva di aria. In più il luppolo ha potere batteriostatico". Quindi, il viaggio nel tempo del gruppo di parlamentari in escursione: si aprono le porte del museo storico Peroni, vero archivio di campagne pubblicitarie, etichette, bottiglie, macchinari, documenti. E un filmato a dimostrare come l'Italia, con la Peroni, sia riuscita a superare la logica della bottega della birra diffusa in Germania, diventando produttrice del luppolo fermentato a livello industriale. È un viaggio nella storia d'Italia, non solo di una casa produttrice: nel 1964 viene lanciata la "sportiva" Nastro Azzurro, sponsor per anni di tutte le manifestazioni veliche: "È un brend - spiega Sironi - destinato ad un pubblico giovane, dinamico, che incrementa la gradazione alcolica da 4.7 a 5". Ed è il periodo, in ritardo, dell'approdo Peroni in Carosello. Durerà fino al 1976, con spot storici, come quelli di due giovanissimi Terence Hill e Claudio Lippi. Ma Peroni è essenzialmente la "bionda per la vita", un'invenzione di Armando Testa, padre indiscusso della pubblicità tricolore, che durerà sino al 2003. E l'analogia non sfugge al leader del Club dei parlamentari, Stecchi: "Sono tre i vizi di un uomo - conclude al momento dei saluti - , donne, fumo e vizi. La loro somma è una costante. Nella vita possono venir meno le sigarette e le donne, ma menomale che c'è una birra così". Di seguito, l'intervista al presidente dell'associazione Club Amici della Birra, Giacomo Stucchi (Lega Nord).

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