giovedì 26 agosto 2010

AGI - 26/08/10 - ULTRA': DAL VESCOVO AL SINDACO DI BERGAMO UNA FERMA CONDANNA

(AGI) - Bergamo, 26 ago. - Dal sindaco, al vescovo, al presidente della Provincia: Bergamo condanna gli ultra' violenti dell'Atalanta, il giorno dopo l'assalto alla Beghem Fest di Alzano Lombardo contro Roberto Maroni. "La passione sportiva non deve diventare mai pretesto di violenza", ha avvertito il vescovo, monsignor Francesco Beschi, celebrando, in Duomo, davanti alle autorita' cittadine, la messa per la festa patronale di Sant'Alessandro. Per il primo cittadino di Bergamo, Franco Tentorio, i tifosi neroazzurri hanno commesso "un errore grave e non recuperabile". Mentre, il presidente leghista della Provincia, Ettore Pirovano, ha avanzato l'ipotesi che quelli di ieri sera fossero, in realta', "estremisti politici" e non ultra' atalantini ("o comunque non lo fossero se non solo in minima parte"). "Comunque si sapeva che sarebbero arrivati - ha polemizzato - lo sapevo io, e lo sapeva chi doveva saperlo". Sulla stessa linea il deputato del Carroccio, Giacomo Stucchi. "Non erano tifosi ma delinquenti - ha sostenuto -. E comunque penso che fossero soprattutto esponenti delle vecchie Brigate Nerazzure, legate all'estrema sinistra". Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Ezio Locatelli, dal canto suo, ha condannato i fatti di violenza ma espresso anche perplessita' sulla tessera del tifoso, voluta da Maroni e contestata dagli ultra'. A suo giudizio, si tratterebbe di "forme di schedatura di massa": ai leghisti "rimane solo che agitare la politica della repressione e del manganello", fomentando cosi' "malessere ed esasperazione".

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