sabato 19 agosto 2017

19/08/17 - CORRIERE DELLA SERA - Regeni, il Copasir convoca Gentiloni: «Spieghi cosa sapevano i nostri 007»




Il Copasir ascolterà il presidente del Consiglio sul caso di Giulio Regeni. Il Comitato parlamentare di controllo sui nostri servizi segreti, infatti, ha convocato per un’audizione il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni per metà settembre, per ascoltarlo sul caso Regeni, il giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto in maniera barbara e ancora misteriosa, un po’ più di un anno e mezzo fa, tra gennaio e febbraio del 2016. Spiega Giacomo Stucchi, senatore leghista che presiede il Copasir: «Sentiremo il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni in quanto oggi ha la delega come capo dei servizi segreti». Ai tempi della morte di Giulio Regeni l’attuale presidente del Consiglio era ministro degli Esteri del governo Renzi e al Copasir non si esclude di convocare anche l’ex premier. «È un’ipotesi che il Copasir sta valutando concretamente», dice il senatore Stucchi. E spiega: «Queste decisioni devono avere una condivisione all’interno del Comitato, non ne abbiamo ancora discusso». Il problema è far luce sulla vicenda di questa morte dopo che — il giorno di Ferragosto—è uscito un articolo-inchiesta sul New York Times. Secondo l’autorevole quotidiano americano, i nostri servizi segreti avevano avuto un’informativa dall’intelligence americana in cui c’era descritto come la morte di Regeni fosse stata causata dai servizi segreti egiziani. Un intreccio di «spie» che il nostro governo ha già smentito categoricamente. Dice Giacomo Stucchi: «È anche possibile che Barack Obama avesse queste informazioni, possibile che gli americani abbiano cercato verifiche in Italia. Ma bisogna capire come, in che modo, i contorni di questa vicenda non sono chiari». L’articolo del New York Times è venuto fuori in concomitanza con l’invio di Giampiero Cantini nella nostra ambasciata al Cairo. Dopo la morte di Regeni le nostre relazioni diplomatiche con l’Egitto si erano interrotte. L’invio di Cantini è stato contestato anche dai familiari di Giulio Regeni. È da un anno e mezzo che suo padre e sua madre cercano di sapere la verità sulla morte del ragazzo che il 25 gennaio del 2016 è uscito dalla sua casa del Cairo per prendere una metropolitana ed è stato ritrovato cadavere in un fosso lungo l’autostrada Cairo-Alessandria una settimana dopo, il 3 febbraio. Il corpo di Giulio mostrava evidenti segni di tortura quando è stato trovato in quel fosso senza vita ed è da quel giorno che suo padre e sua madre stanno lottando per capire perché, da chi, in che modo il loro figlio è stato ridotto così. «Totale rispetto per i genitori del ragazzo», dice il senatore Stucchi. Il prossimo 3 ottobre i genitori di Giulio Regeni torneranno al Cairo. Per quel giorno il Copasir avrà avuto gli elementi per sciogliere questo intreccio internazionale. Aggiunge Stucchi: «Con la sua delega come capo dei servizi segreti il presidente del Consiglio Gentiloni è certamente la persona più indicata per chiarire la vicenda». Ad ottobre anche il ministro degli Esteri Angelino Alfano sarà stato ascoltato dalle commissioni Esteri di Camera e Senato. Mercoledì scorso era stata la presidente della Camera Laura Boldrini a sollecitare che il governo riferisse al Parlamento al più presto e si era rivolta al presidente della commissione Esteri di Montecitorio Fabrizio Cicchitto. Cicchitto ha sentito il presidente della commissione Esteri di Palazzo Madama ed insieme hanno deciso di fissare la convocazione per il prossimo 4 settembre. La data ha suscitato non poche polemiche da parte di Sinistra italiana e di Mdp, che avrebbero voluto accorciare i tempi.

Nessun commento: